A quanto pare qualcosa di muove in casa Qualcomm, sembra infatti che l’uscita del processore M4 di Apple abbia letteralmente smosso gli argini cogliendo Qualcomm leggermente impreparata scatenando una reazione decisamente diretta dal momento che il design di S8G4 era già stato finalizzato ad aprile, ma dopo l’annuncio dei nuovi iPad Pro Qualcomm avrebbe deciso di optare per un aumento della frequenza operativa massima.
La nuova deadline prevede la consegna del design in mano a TSMC entro il 3 Giugno per la produzione basata sul nodo a 3nm di seconda generazione, il medesimo di Apple M4, l’unica differenza è che se prima si puntava ai 4Ghz ora Qualcomm punta a raggiungere i 4,26Ghz, un aumento dunque del 6%.
I dati di M4 come nuovo riferimento
I primi benchmark di Apple M4 segnano valori decisamente importanti sia in single core che in multi core su Geekbench, ecco dunque che Qualcomm avrebbe fatto ricorso ad un aumento di clock per contrastare le prestazioni di M4, sebbene sia curioso che l’azienda voglia che una CPU smartphone viaggi come una CPU pensata invece per tablet o laptop.
Il vero problema per Qualcomm è l’assenza sul suo prossimo SoC di una particolare tecnologia: S8G4 essendo CPU custom, basata sulla stessa Oryon che stiamo per vedere sugli Snapdragon X Elite, manca della compatibilità con i set di istruzioni ARMv9 e quindi una tecnologia nota come SME o Scalable Matrix Extension, che permette al processore di svolgere task complessi con maggior efficienza.
Qualcomm probabilmente sta lavorando con lungimiranza, i prossimi processori che arriveranno su iPhone saranno probabilmente dei derivati di M4 e avranno una marcia in più evidente rispetto ai predecessori, con un balzo che farà nettamente la differenza, di conseguenza Qualcomm deve accertarsi che il suo chip riesca a superare o quantomeno eguagliare ciò che Apple proporrà sul mercato.