Intel Aurora: ecco il supercomputer AI più veloce Il supercomputer Intel Aurora ha appena raggiunto un traguardo davvero importante. Nato dalla collaborazione tra Intel, Hewlett Packard Enterprise (HPE) e l’Argonne National Laboratory, il dispositivo è arrivato a quota 1012 exaflop con potenza di calcolo a doppia precisione (FP64) nel test LINPACK. Le capacità di calcolo evolute di Intel Aurora sono legate all’aumento dei nodi attivi per il sistema. Quest’ultimi al lancio erano all’incirca il 50%. Ora invece hanno raggiunto l’87%, ovvero 9234 su 10624. L’obiettivo di Intel, ovviamente, è quello di arrivare al 100%. Per poterci davvero arrivare però bisognerà affrontare una serie di problemi che comprendono il surriscaldamento e l’instabilità di rete.

I principali dettagli del supercomputer Intel Aurora

I problemi in questione è molto probabile che verranno risolti a breve. Eppure, anche al massimo del suo potenziale, Intel Aurora potrebbe ancora non riuscire a raggiungere il primo posto. Al momento questo è occupato dalla TOP500 a Frontier che risulta in vantaggio del 19%. Gli ingegneri di Intel sembrano però convinti del contrario e puntano alla soglia dei 2 exaflop. In questo caso però si punta a prestazioni di picco e non prestazioni costanti.

Durane l’evento ISC High Performance 2024, Intel ha elencato i miglioramenti di Aurora. A tal proposito, l’azienda ha posto in evidenza anche le prestazioni relative all’intelligenza artificiale. In questo campo il supercomputer può vantare il primo posto. Quest’affermazione si basa sui risultati del test per l’AI a precisione mista che saranno fondamentali per poter valutare le capacità delle nuove GPU per HPC e intelligenza artificiale Falcon Shores. Quest’ultime basate su un’architettura di nuova generazione Intel Xe.

In ogni caso, Aurora e TOP500 rappresentano i supercomputer più veloci, gli unici due sistemi che sono riusciti a superare la barriera della potenza exascale. Infatti, se si considera il terzo posto della “classifica” si nota subito un evidente calo delle prestazioni tra i primi due e i 561 petaflop del sistema Eagle di Microsoft.

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