Noi tutti abbiamo sentito parlare qualche volta del green screen, alle volte lo possiamo vedere utilizzato anche dagli youtubers o dagli streamers per poter rimuovere lo sfondo alle loro spalle e inserire al suo posto qualcosa di personalizzato oppure lasciare la schermata di gioco che stanno portando avanti.

Si tratta dunque di uno strumento creato appositamente per sostituire lo sfondo di un video grazie a una tecnica chiamata chroma keying: in parole povere il software dice al pc di sostituire i pixel verdi con altri pixel o con un video, la tecnica venne adoperata per la prima volta nel 1940 nel film “Il ladro di Bagdad” e gli valse l’oscar per i migliori effetti speciali.

 

Come funziona

Il meccanismo alla base di funzionamento del green screen è molto semplice, si deve creare un forte contrasto tra il soggetto e lo sfondo da rimuovere, così facendo poi si può procedere a girare il video che si desidera e poi si passano le immagini al computer, ovviamente il green screen deve essere quanto più uniforme possibile e poi si devono montare immagini coerenti con quanto presente in primo piano per non dare l’idea di star guardando un collage.

La scelta di utilizzare il verde è dettata dal fatto che quest’ultimo è davvero poco presente nei soggetti che spesso devono essere staccati dallo sfondo, in teoria infatti si potrebbe utilizzare qualsiasi colore, prima infatti veniva adoperato il blu, che poi con l’avvento del digitale venne sostituito dal verde, il quale diminuisce il rischio di eliminare elementi che invece andrebbero visualizzati a schermo.

A causa di questa tecnologia molti programmi televisivi impongono un dress code che vieta il verde proprio perchè nel caso di montaggi digitali anche in diretta, si correrebbe il rischio di eliminare parti di persone da visualizzare a schermo soprattutto nelle interazioni digitali con elementi scenici.

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