Collasso Terraform Labs: criptovalute e bancarotta, la fine di un'era

Il mondo delle criptovalute continua a essere teatro di scottanti vicende giudiziarie. In questi giorni si conclude un altro capitolo cupo con l’annuncio della bancarotta di Terraform Labs, la startup dietro le criptovalute Terra LUNA e TerraUSD.

Nel 2022, Terraform Labs è stata vittima di un attacco speculativo devastante che ha causato la perdita di ben 40 miliardi di Dollari sul mercato crypto. L’azienda non è riuscita a riprendersi dagli effetti collaterali di questo attacco, che ha portato al collasso dell’intero sistema di Terra LUNA e USDT, nonostante i tentativi di ristabilire l’equilibrio con la creazione del Token LUNA 2.

Situazione disastrosa per il mondo delle criptovalute

La dichiarazione di bancarotta, avvenuta negli Stati Uniti d’America, è un colpo duro per Terraform Labs, che si trova ora a fronteggiare un debito stimato tra i 100 e i 500 milioni di Dollari, con 100-199 creditori. L’azienda, fondata a Singapore, è attualmente per il 92% di proprietà di Do Kwon, il quale mantiene il ruolo di CEO anche con le controversie in atto. Do Kwon è stato oggetto di denunce per frode mesi fa, ma è riuscito a sfuggire alle autorità.

La sua cattura in Montenegro, con l’uso di un passaporto falso, ha portato al suo arresto. Attualmente in attesa di estradizione verso gli Stati Uniti, il CEO di Terraform Labs affronta gravi problemi legali. In Corea del Sud, il paese natale di Kwon, è ancora ricercato, mentre molti membri della sua famiglia e i colleghi più prossimi sono irrintracciabili. Una volta giunto negli Stati Uniti, il creatore di Terra si troverà di fronte a una situazione legale complicata, segnando un nuovo capitolo di difficoltà per l’industria delle criptovalute.

Chapter 11

Il capitolo creatosi si apre con la procedura del Chapter 11, un terreno familiare per gli appassionati delle criptovalute, precedentemente testimoni del caso FTX. Questa strategia, tuttavia, non sembra essere mossa dalla resa, ma piuttosto da motivazioni difensive. L’azienda ha infatti dichiarato che l’obiettivo è quello di proteggersi temporaneamente da possibili azioni dei creditori.

Tra i creditori coinvolti, spiccano nomi come Standard Crypto e TQ Ventures, noti fondi di venture e investimenti nel mondo delle cripto. La situazione potrebbe influenzare il valore di Terra Luna, che ha già subito una perdita superiore al 6%. La procedura del Chapter 11 comporta un temporaneo congelamento delle richieste e la nomina di curatori incaricati di valutare l’attivo di Terraform Labs. Il fine sarebbe dunque quello di soddisfare i creditori, anche se attualmente rimane incerto quali asset l’azienda possa recuperare per consolidare il suo patrimonio e affrontare gli obblighi finanziari futuri.

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