Attenzione: migliaia di prelievi di criptovalute bloccati in Italia Il panorama delle criptovalute in Italia sta attraversando un periodo di significative trasformazioni, accentuato dalla recente implementazione di nuove normative fiscali. Una delle piattaforme più influenti in questo settore, Binance, si trova al centro di un dibattito scaturito dalle nuove disposizioni della legge di Bilancio 2023, la numero 197. Questa legislazione ha introdotto un’imposta sulle cripto-attività detenute da residenti italiani, con un impatto diretto sugli utenti che detengono criptovalute su Binance.

La situazione attuale vede migliaia di clienti italiani impossibilitati a prelevare fondi da Binance, poiché sono sprovvisti della liquidità in euro necessaria per coprire le nuove tasse. Il blocco dei prelievi, giunto in un momento critico caratterizzato dalla volatilità del settore, è ancor più significativo considerando l’avvicinarsi della scadenza del 10 gennaio. In tale data, l’autorità americana per i mercati e la borsa (Sec) dovrà decidere sull’autorizzazione del primo Etf spot sui Bitcoin, contribuendo a creare un contesto di incertezza e tensione nei mercati delle criptovalute.

Prelievi di criptovalute bloccati in Italia

La base giuridica di questa situazione è rappresentata dal comma 146 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2023, che modifica il comma 18 dell’articolo 19 del decreto legge numero 201 del 2011. Tale emendamento introduce un’imposta sul valore delle cripto-attività detenute da residenti italiani, in sostituzione dell’imposta di bollo precedentemente prevista. L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 30/E del 27 ottobre 2023, ha fornito ulteriori dettagli, precisando che l’imposta si applica nella misura del 2 per mille, la stessa prevista per l’imposta di bollo.

La portata di questa imposta riguarda tutti i soggetti residenti in Italia che detengono cripto-attività a partire dal 1 gennaio 2023. L’obbligo di pagamento può avvenire direttamente o attraverso intermediari, come le società fiduciarie o le piattaforme di scambio di criptovalute, come nel caso di Binance. La legge stabilisce che, per i soggetti diversi dalle persone fisiche, l’imposta è dovuta nella misura massima di euro 14.000.

La base imponibile per il calcolo dell’imposta è rappresentata dal valore delle cripto-attività al termine di ogni anno solare, come ad esempio al 31 dicembre 2023. Questo valore deve essere rilevato dalla piattaforma di scambio, nel caso specifico Binance, dove è avvenuto l’acquisto della cripto-attività. Inoltre, la normativa prevede la possibilità di rilevare il valore da piattaforme analoghe o da siti specializzati nel monitoraggio dei valori di mercato nel caso in cui non sia possibile ottenerlo dalla piattaforma originaria.

Nel caso in cui non sia possibile determinare il valore delle cripto-attività al 31 dicembre dell’anno di riferimento, si fa riferimento al costo di acquisto delle stesse. Questa disposizione fornisce un metodo alternativo per calcolare l’imposta in situazioni in cui il valore di mercato non è immediatamente disponibile.

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