Pentagono e Replicator: aumenta l’uso dell’AI in ambito militare La nuova iniziativa militare che si sta diffondendo propri in questi ultimi giorni del mese di novembre si chiama Replicator e fa parte del nuovo piano del Pentagono. Questo programma si basa sull’utilizzo in ambito militare di migliaia di veicoli autonomi con AI. Il piano mostra quello che è l’impegno degli Stati Uniti di utilizzare in modo responsabile l’intelligenza artificiale.

CBS News e Associated Press hanno riportato che il Pentagono, per riuscire a tenere il passo con la potenza cinese, ha deciso di espandere con questo progetto l’uso dell’AI in ambito militare. Infatti, negli ultimi tempi, l’esercito statunitense sta utilizzando l’intelligenza artificiale in diversi contesti. Ad esempio, uno di questi riguarda l’uso di droni di sorveglianza. Un altro ambito è quello della manutenzione degli aerei dell’Air Forse, il tracking della forma fisica dei soldati, ed anche il controllo dello spazio aereo. Con Replicator però si sta andando oltre.

L’uso dell’AI in ambito militare

L’obiettivo dichiarato dal Pentagono è quello di mettere in campo migliaia di veicoli autonomi con AI entro l’anno 2026. I veicoli in questione sono relativamente economici e consumabili, come dichiarato dalle autorità statunitensi. L’iniziativa mira ad accelerare il progresso considerando la lenta innovazione militare che sta prendendo forma negli Stati Uniti. Questo soprattutto nell’ambito dello sfruttamento delle piattaforme piccole, economiche ed intelligenti, oltre che numerose.

Momentaneamente i dettagli specifici sull’utilizzo dei veicoli non sono particolarmente diffusi. Nonostante questo, sono in tanti quelli che stanno iniziando un dibattito relativo al fatto che questo tipo di annuncio potrebbe in un qualche modo accelerare il processo decisionale relativo ad un’ipotetica implementazione dell’AI sui sistemi armati.

La questione principale è legata alla potenziale esigenza che potrebbe presentarsi in futuro di realizzare armi autonome letali. Dunque, seguendo questi timori, in un contesto bellico dove vengono utilizzati, ad esempio, sciame di droni con AI, il ruolo degli esseri umani potrebbe riguardare solo la supervisione degli attacchi, lasciando il controllo totale alle macchine.

A tal proposito però il Pentagono sta continuando ad affermare che saranno sempre gli uomini ad avere il controllo. Inoltre, non sono mancate le rassicurazioni sul fatto che nessuna intelligenza artificiale stia andando in giro da sola. Dietro ogni “macchina” ci sono sempre le persone a controllarle per poter comprendere meglio le situazioni legate all’ambito militare.

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