App store apple

Tutti i possessori di un dispositivo iOS sanno bene che il mondo delle applicazioni in casa Apple si basa su un ecosistema davvero stringente, infatti la nota casa della mela a differenza di Android, forse per mantenere un atteggiamento elitario, non ha mai consentito l’utilizzo di App esterne su iOS, per sfruttarle è infatti necessario adoperare exploit che consentano di applicare il famoso Jailbreak, processo noto fin dal primo iPhone e che appunto permette di aggirare tale limitazione.

A quanto pare però presto dovremo parlare al passato, Apple infatti a partire dal 2024 sarà obbligata a cambiare politica, per adeguarsi al Digital Market Act, una serie di normative antitrust rivolte alle grandi aziende, sarà obbligata a consentire il download di app all’esterno dall’App Store, dovrà dunque permettere il così detto Sideloading sia su iOS che iPadOS.

 

Apple decisamente restia

Apple è da sempre stata contraria al sideloading, secondo l’azienda infatti tale pratica mina profondamente la privacy e la sicurezza dei dispositivi personali degli utenti, lasciando le persone esposte a eventuali malware o app ingannevoli che possono di nascosto prelevare info o file dai device su cui girano.

Ciononostante non c’è scelta, Apple dovrà adeguarsi dal momento che in caso di mancata osservanza le sanzioni partono da un 10% del fatturato totale mondiale che può arrivare al 20% in caso di recidiva, dunque si parla di cifre a dir poco astronomiche.

Scelta dunque sgradita a Apple che stava valutando una sua personale strategia che ora dovrà abbandonare, si tratta del secondo colpo di scena dopo l’obbligo all’USB C che si è materializzato negli iPhone recenti.

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