Il mondo dei cosmetici è in subbuglio a causa di una sostanza chiamata Lilial (nome INCI: Buthylfenil Methylpropional o BMHCA), una fragranza che è stata classificata come genotossica. Questa sostanza è stata vietata come ingrediente nei prodotti cosmetici a partire dal marzo 2022. Tuttavia, nonostante il divieto, sono emerse numerose segnalazioni di prodotti che contengono ancora questa fragranza.

Il mondo dei cosmetici è in subbuglio a causa di una sostanza chiamata Lilial (nome INCI: Buthylfenil Methylpropional o BMHCA), una fragranza che è stata classificata come genotossica. Questa sostanza è stata vietata come ingrediente nei prodotti cosmetici a partire dal marzo 2022. Tuttavia, nonostante il divieto, sono emerse numerose segnalazioni di prodotti che contengono ancora questa fragranza.

Prodotti ritirati: allarme Lilial!

La presenza di Lilial nei prodotti cosmetici è motivo di preoccupazione poiché potrebbe danneggiare il sistema riproduttivo, nuocere alla salute del feto e causare sensibilizzazione cutanea. Di conseguenza, sono stati avviati ritiri comunitari attraverso il sistema di allerta rapido europeo, Rapex. Tra i prodotti ritirati figurano marchi noti come Bilboa, Malizia Uomo, Nivea e Neutro Roberts. In particolare, sono stati segnalati ritiri di prodotti come la Crema solare viso & corpo Bilboa, il gel doccia Vetyver Malizia Uomo, un body lotion Nivea e il bagno doccia Neutro Roberts Cremoso con latte idratante e burro di Karitè.

Un elenco recente ha evidenziato ulteriori prodotti coinvolti, tra cui NIDRA Bagno latte delicato, Malizia Bon Bons Eau de toilette, Clinians Hydra Plus tonico rinfrescante, Palmolive naturals – oliva & latte Doccia crema e Perlier Body honey miel talco.

La questione ha sollevato dubbi e preoccupazioni riguardo alle responsabilità dei produttori e dei distributori. Sebbene le aziende avessero la possibilità di vendere le rimanenze di prodotti contenenti Lilial fino a marzo 2022, sembra che molti prodotti siano rimasti sul mercato ben oltre questa data. Alcune aziende, come Angelini Pharma, produttrice dell’Infasil, hanno sottolineato che non esiste un obbligo di ritirare dal mercato i prodotti venduti prima del divieto. Tuttavia, le autorità di controllo continuano a emettere allerte Rapex, sollevando domande sulla responsabilità e sulle azioni necessarie per garantire la sicurezza dei consumatori.

In mezzo a questa situazione, i consumatori sembrano trovarsi in una posizione difficile, dovendo navigare tra le informazioni contrastanti e cercando di determinare quali prodotti siano sicuri da utilizzare. La chiarezza e la trasparenza sono essenziali per garantire che i consumatori possano fare scelte informate e proteggere la loro salute.

Articolo precedentePosteMobile batte tutti e quasi REGALA 150 giga agli utenti
Articolo successivoPeugeot 3008, dopo due generazioni si passa definitivamente all’elettrico