Nell'ultimo trimestre, Netflix ha visto un aumento significativo del numero di nuovi abbonamenti, con un totale di 5,9 milioni di nuovi utenti. Questo è stato attribuito alla recente decisione di vietare la condivisione delle password degli abbonamenti tra gli utenti. Tale mossa ha superato le previsioni degli analisti, che avevano previsto un aumento di un paio di milioni di nuovi abbonamenti entro la fine del trimestre.

Quest’estate è stata caratterizzata da una novità a dir poco clamorosa in casa Netflix. Dopo un lungo periodo – sin dalla sua nascita – la piattaforma streaming ha deciso di cambiare all’improvviso le sue regole e di mettere al bando la pratica, diffusa anche se mai regolamentata, degli account condivisi. 

 

Netflix, stop agli account condivisi: ecco cosa cambia

La piattaforma streaming, i cui risultati in termini economici sono in calo negli ultimi mesi, attraverso questa mossa vuole incrementare i suoi introiti dagli abbonamenti, con la volontà di invogliare sempre più utenti a scegliere un piano di visione singolo.

In quest’estate infatti gli utenti del servizio streaming non avranno più la possibilità di condividere il loro abbonamento con amici, parenti o anche semplici conoscenti. La visione contemporanea potrà avvenire solo ed esclusivamente tra persone che risiedono in uno stesso nucleo domestico e che di conseguenza condividono uno stesso indirizzo IP. Proprio la tracciabilità degli IP renderà possibile il blocco alla visione in luoghi diversi.

Per non cambiare drasticamente le sue regole, Netflix ha deciso – per coloro che sono ancora interessati alla condivisione del profilo – di regolamentare la pratica degli account condivisi previa pagamento di un extra. Coloro che desiderano dividere il loro piano con amici e parenti dovranno spegnere 4,99 euro per ogni utenti collegato al proprio profilo.

Come era plausibile, queste ultime novità proposte da Netflix in tutto il mondo, che saranno presto ufficiali per tutti gli utenti, non hanno accolto il favore del pubblico, con molti che minacciano una disdetta immediata dal servizio.

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