Asteroide contro la Terra, stavolta potrebbero esserci gravi conseguenze

Gli appassionati di astronomia hanno un appuntamento da non perdere il 25 marzo, quando l’asteroide 2023 DZ2 passerà vicino alla Terra, a una distanza di circa 174.650 chilometri, posizionandosi a metà strada tra il nostro pianeta e la Luna. L’evento sarà osservabile anche in Italia con l’ausilio di un piccolo telescopio.

Asteroide contro la Terra: è pericoloso?

L’asteroide fu avvistato per la prima volta il 27 febbraio, grazie al telescopio Isaac Newton dell’Osservatorio del Roque de los Muchachos in Spagna, nell’ambito del progetto Euronear, che monitora gli oggetti celesti che si avvicinano periodicamente alla Terra.

Il diametro dell’asteroide 2023 DZ2 varia tra i 41 e i 92 metri, secondo le stime del Center for Near Earth Object Studies della NASA. Pertanto, potrebbe essere tre volte più grande del meteoroide che si è disintegrato sopra la città russa di Celjabinsk nel 2013, causando danni e ferendo oltre mille persone. Tuttavia, potete tirare un sospiro di sollievo, perché il passaggio dell’asteroide non rappresenta alcun pericolo per il nostro pianeta.

Per osservare l’asteroide, che si muove a una velocità di 7,78 km/s rispetto alla Terra, basta puntare un telescopio verso la costellazione del Cancro tra il 20 e il 24 marzo. Il 25 marzo, il corpo celeste raggiungerà il punto più vicino alla Terra. In alcune aree del Sud-Est asiatico, un binocolo sarà addirittura sufficiente per seguire il fenomeno, mentre nel resto del mondo sarà necessario un telescopio con un diametro di almeno 15 cm.

Il 27 marzo 2026, l’asteroide si avvicinerà nuovamente alla Terra. Inizialmente, gli scienziati stimavano un rischio di impatto pari a 1 su 621, che avrebbe causato un’esplosione atmosferica pari a 4,5 milioni di tonnellate di TNT, equivalenti a 214 testate atomiche come quella sganciata su Nagasaki nel 1945. Tuttavia, studi più recenti hanno escluso tale scenario, confermando che l’asteroide non rappresenterà alcun pericolo nemmeno nel 2026.

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