PerovskiteSi è parlato già altre volte della perovskite e della sua capacità di interagire con la luce. Questa caratteristica non poteva passare inosservata per chi è appassionato del fotovoltaico, insieme al silicio nelle celle solari tandem.

Questo stratagemma gli ha concesso di attenuare i punti deboli della perovskite, così da raggiungere e addirittura superare il 30% di efficienza nella conversione dell’irraggiamento solare in energia elettrica.

I risultati hanno entusiasmato gli esperti, i quali hanno così portato avanti la ricerca e provato altre modalità per togliere il silicio e fare affidamento solo sulla perovskite, che è molto più abbondante in natura, più flessibile, semi-trasparente e lavorabile in maniera molto semplice.

 

 

Perovskite: ora può farcela da sola, eliminato il silicio

Un team d’ingegneri molto importanti provenienti da tre Università prestigiose (Università di Toronto, Northwestern University e Università di Toledo), hanno congiunto i loro saperi e hanno dato vita ad una cella solare tandem monolitica usufruendo solamente perovskiti. Il risultato finale è un mono blocco di perovskite, dove le diverse unità solari crescono l’una sull’altra.

Inoltre, il gruppo di ricercatori ha utilizzato due diversi strati di perovskiti, ognuno sintonizzato su una parte diversa dello spettro solare. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla famosa rivista Nature.

“Nella nostra cella solare tandem, lo strato superiore di perovskite ha una banda proibita più ampia, che assorbe bene l’ultravioletto e un po’ di luce visibile”, spiega Chongwen Li, ricercatore e coautore della pubblicazione. “Lo strato inferiore ha una banda proibita ristretta, che è sintonizzata maggiormente verso la parte infrarossa dello spettro. Tra i due, copriamo più spettro solare di quanto sarebbe possibile con il silicio”.

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