Oggi non avevamo nulla da fare, e così ci siamo soffermati su una curiosità poco discussa. Vi siete mai chiesti perché la birra gonfia, a differenza dello champagne (no, la differenza di prezzo non è la risposta)? Ovviamente dipende dalla quantità di bollicine presenti al loro interno, ma non solo. Ecco le differenze.
Birra: ecco perché vi fa eruttare più di altre
Se vi domandassimo di pensare ad una bevanda che faccia le bollicine, pensereste subito allo champagne, vero? Se sì, allora non sapete che la birra produce il doppio delle bolle, rispetto a un bicchiere di “biondo chiaro”: per l’esattezza la prima ne presenta due milioni per mezza pinta, mentre la seconda ne emette “solo” un milione.
Partiamo dal presupposto che le cosiddette “bollicine” così come la bevanda alcolica sono frutto di reazioni chimiche. Questo è ciò che accade: il lievito fermenta in presenza dello zucchero, dando così vita ad alcol e anidride carbonica (CO2).
Ora vi chiediamo: secondo voi contiene maggiore anidride carbonica una bella birra alla spina, ottenuta dai cereali maltati, dal luppolo, dal lievito e dall’acqua, o una birra in lattina? Beh, la risposta è nella seconda opzione, poiché i contenitori in alluminio sono pressurizzati. Dovete sapere che il CO2 si accumula nelle cavità microscopiche del bicchiere, dunque il recipiente in cui la si beve fa la sua parte.
Come se non bastasse la birra è composta da glicoproteine che abbassano la tensione superficiale, in modo tale che le bolle si attacchino meglio l’una all’altra. Questa è la ragione del perché la birra formi schiuma all’estremità, mentre lo champagne no.