L’operatore virtuale PosteMobile è stata recentemente multata dall’Antitrust a causa dei costi a consumo dopo il mancato rinnovo.

Il procedimento dell’Antitrust concerne una condotta posta in essere dalla società PostePay nell’ambito della fornitura del servizio di telefonia mobile di “Poste mobile”. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

PosteMobile multata dall’Antitrust

All’operatore è stato contestato il comportamento, consistente nel consentire la prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di credito insufficiente sulla scheda, la SIM al momento del rinnovo dell’offerta periodica (mensile, trimestrale o semestrale) per il piano sottoscritto dal consumatore, attraverso l’attivazione automatica di una componente tariffaria a consumo che il consumatore non ha richiesto.

L’Antitrust ha definito il comportamento di PosteMobile una pratica di comportamento scorretto, evidenziando una tariffazione più onerosa di quella del piano ordinario flat. Nel bollettino ufficiale le motivazioni che hanno portato a sanzionare PosteMobile: “I piani tariffari interessati da tale condotta dal mese di aprile 2020 a maggio 2022 sono i seguenti: Creami Extra WOW 100, Creami Relax 100, Creami Relax 20, Creami Relax 20 special, Creami Extra WOW 10 GB, PosteMobile Connect 12, PosteMobile Connect Back 1, PosteMobile Connect Back 12, PosteMobile Super Ricarica e tante altre.

Nonostante la varietà di offerte sottoscrivibili dagli utenti, la gran parte della clientela si attesta sui piani della gamma Creami Extra WOW 100, Creami Relax 100, Creami Relax 20, PosteMobile Connect e (in minima parte) PosteMobile Super Ricarica. Con queste motivazioni si arriva a una multa salatissima: 1,5 milioni di euro.

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