Smartphone: non abusatene, vi renderà dei genitori stressati e impazienti

La tecnologia aiuta l’uomo ma allo stesso tempo lo rende vulnerabile. Tale discorso ovviamente comprende anche gli smartphone: questi infatti possono “rovinare” i genitori. Ma in che senso? A far luce sulla questione vi è un nuovo studio multinazionale, pubblicato su “Computers in Human Behavior”.

Smartphone: ciò che è emerso dagli studi

L’Università di Waterloo, in Canada, grazie ad alcuni studi sulla relazione tra l’uso da parte dei genitori, degli strumenti digitali, la salute mentale e le pratiche genitoriali, ha fatto una scoperta inimmaginabile. Solitamente il tempo trascorso con il proprio smartphone è compreso in media tra le tre e le quattro ore al giorno. Jasmine Zhang, l’autrice dello studio, ha spiegato che per capire a fondo le famiglie e il loro rapporto con la tecnologia, è necessario conoscere tutti i membri della famiglia. Questo perché non sono solo i bambini ad usare in maniera ossessiva i dispositivi, ma anche i loro genitori. I comportamenti di questi ultimi infatti possono avere un grave impatto sui loro figli.

Tuttavia bisogna scindere la tecnologia digitale costruttiva da quella distruttiva. Nel primo caso vi sono le connessioni sociali, che abbassano i livelli di ansia e di depressione e allo stesso tempo aumentano il dialogo tra genitore e figlio. Sulla base di 549 genitori di almeno due bambini di età compresa tra 5 e 18 anni, i ricercatori hanno tratto delle conclusioni.

Quello che i ricercatori hanno scoperto è che i genitori con livelli di angoscia più alti occupavano i loro pensieri in attività tecnologiche (come l’utilizzo di smartphone) per placare lo stress, ma ciò li conduceva ad urlare maggiormente ai propri figli.

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