tuodìTuodì ha recentemente dato il via ad un’opera di snellimento dei propri punti vendita dislocati nei dintorni della Capitale, provvedendo a chiudere almeno 4 negozi e licenziando effettivamente 49 dipendenti.

La storia ha inizio nel 2020, periodo nel corso del quale il Gruppo decise di rilevare 13 punti vendita di proprietà di Margherita Distribuzione (ex brand Auchan), affidandoli a sette società veicolo, denominate rispettivamente “Torpi, Rubic, Pifo, Osin, Nap, Castre e Cala srl“.

Presto per iniziarono ad emergere le prime problematiche relative all’acquisizione, ad Ostia in via Isole Capo Verde, il negozio non riuscì ad entrare nel gruppo, a causa di questioni legate alla proprietà originaria (nonché gestore della licenza). Discorso simile a Cassia Due Ponti, dove l’acquisizione venne retrocessa nell’Agosto 2021 al vecchio proprietario, a causa di problemi legati alla licenza, per finire con Via Fiume Giallo, dove il negozio venne ceduto successivamente al gruppo CTS, con il conseguente licenziamento dei dipendenti dei primi due livelli.

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Tuodì: la notizia che nessuno voleva sentire

Il futuro effettivo del Gruppo Tuodì non lo conosciamo, sappiamo solamente che il 28 marzo ha avviato le procedure di licenziamento di 49 dipendenti. Questi sono direttamente implicati nella chiusura dei negozi di Piazza Pio XI via Fonteiana (di Pifo srl), di via Casalina e via Montecompatri (di Cala srl).

Il sindacato Fisacat-Cisl chiede l’intervento delle Istituzioni, per sensibilizzare Tuodì nel non prendere azioni unilaterali non condivise, e nell’avere a cuore i dipendenti, in prima linea nel corso della pandemia, evitando di abbandonarli.

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