Meta, in origine Facebook, sta apportando alcune modifiche all’azienda e le sue politiche causando l’ira del suo personale. Lo staff della Silicon Valley non approva le normative in vigore dall’inizio della pandemia che vanno a discapito del personale e i rispettivi benefici. L’obiettivo dell’azienda dovrebbe essere esattamente il contrario soprattutto in un periodo come questo, stando a quanto dichiarato dai lavoratori.
Alcuni membri della Silicon Valley, che lavorano per Facebook/Meta, lamentano la rimozione di alcuni servizi per i dipendenti, ad esempio quello per il bucato. Nonostante l’eliminazione dei comfort, la busta paga non è aumentata, anzi, è diminuita in molti casi. Meta ha dato il via ad un’intera procedura di riqualificazione dei servizi offerti ai suoi lavoratori, ricavando quindi dei guadagni, o comunque evitando ulteriori uscite. Questi guadagni finiscono tutti nelle tasche di Facebook.
Facebook: modifiche ai servizi a disposizione dei lavoratori, personale furioso con l’azienda
Un membro del team dei servizi di ristorazione dell’azienda di recente ha dichiarato che la decisione di modificare il servizio d’asporto, ad esempio, è stata presa sei mesi fa. Il chief technology officer di Meta, Andrew Bosworth, ha difeso i cambiamenti in corso con un tono apparentemente autoritario. Bosworth è stato uno dei difensori di più alto profilo dei recenti cambiamenti dell’azienda, incluso il rebranding da Facebook a Meta.
Questi cambiamenti apparentemente banali – dalla lavanderia, alla ristorazione e tanto altro – se messi tutti insieme rendono i dipendenti “ingranaggi di una macchina“. In una dichiarazione condivisa con i media, un portavoce di Meta ha affermato che le modifiche ai servizi in loco, in realtà, coincidono semplicemente con il ritorno dei dipendenti in ufficio.