Può sembrare una classica storia da resa dei conti tra due elementi, però è tutto vero, la famosa quanto famigerata nazione totalitaria controllata dal governo Kim Jong Un ha subito un attacco informatico da colui che invece sarebbe dovuto essere la preda colpita affondata, un po’ un chi la fa l’aspetti molto ironico se pensiamo che Pyongyang, aveva attuato l’attacco per estorcere delle info in merito ai metodi di hacking dell’Occidente e alla fine ha finito col pagare un dazio pesantissimo visto che l’hacker ha deciso di vendicarsi rincarando la dose e facendo capire chi tra i due era la vittima.

Ma mettendo in ordine i fatti accaduti, non è la prima volta che una potenza orientale cerca di colpire utenti isolati per carpire info in merito i sistemi occidentali, i metodi di hacking e i software in circolazione, è stato così dunque che la Corea del Nord ha deciso di attaccare un utente isolato americano, penetrando nel suo PC, senza sapere però che stava andando a colpire la persona sbagliata, l’utente è infatti un hacker abilissimo il cui nick apposito è P4x, che ha deciso di vendicarsi in modo decisamente personale.

 

L’attacco manda giù la connessione di tutto il paese

Dunque dopo l’attacco subito l’hacker ha programmato finemente la propria vendetta che come si sa, è un piatto da servire freddo, dopo un anno infatti, sfruttando una vulnerabilità dei server su cui si basa la rete nordcoreana, ha mandato letteralmente giù l’intera connessione del paese, la quale è effettivamente apparsa offline nella giornata del 4 febbraio.

Nulla di troppo difficile a dirla tutta, dal momento che la rete della Nord Corea vanta un massimo di pochi server e pochi siti, ciò non toglie che sia stato un attacco pensato per dare fastidio al regime, non per danneggiare la popolazione.

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