Stellantis

Si tratta di accuse pesanti alle quali dovranno rispondere alcuni membri dell’entourage del Gruppo Stellantis. Il nuovo colosso non ha iniziato bene il 2021 con la sua nuova avventura automotive. Si tratta di una presunta frode riguardante le emissioni diesel e potrebbe costare fino a 37 anni di carcere a chi sarà dichiarato colpevole. Ecco tutti i dettagli.

 

Stellantis nei guai per presunta frode sulle emissioni diesel

Guai seri per Stellantis. Ancora una volta nel mirino ci sarebbe la manomissione dei dati relativi alle emissioni diesel. Si tratta di Sergio Pasini e Gianluca Sabbioni che, in base a diverse accuse mosse dal Dicastero di Washington, avrebbero partecipato attivamente in una frode ai danni dell’autorità di vigilanza americana sulle emissioni.

I due di Stellantis rischierebbero fino a 37 anni di carcere per otto capi di accusa. Da quanto si evince tra questi ci sarebbero “complotto in frode telefonica“, “cospirazione finalizzata alla frode e alla violazione del Clean Air Act” e gli altri sei per irregolarità ai danni delle regolamentazioni del Clean Air Act.

In pratica i due dirigenti di Stellantis, in fase di controllo per le emissioni di motori diesel montati su veicoli venduti alcuni anni fa da Fiat Chrysler, avrebbero volutamente manomesso i risultati. Sì, perché l’accusa mossa dalle autorità statunitensi sottolinea che i durante i test furono volontariamente compromessi per abbassare i dati in uscita.

Secondo quando dichiarato lo scopo di Pasini e Sabbioni era quello di omologare quei veicoli al mercato USA. Inoltre a queste accuse si aggiunge anche quella di frode commerciale per aver dichiarato consumi irreali per creare un vantaggio nelle vendite. Stellantis quindi si trova nell’occhio del ciclone e questi due manager rischiano davvero grosso. Infatti all’epoca avevano un ruolo fondamentale affinché tutti i procedimenti di controllo avvenissero nel rispetto e nelle regole.

Pare si sia innescata una guerra fredda contro il diesel. In America Stellantis rischia accuse pesanti mentre a Milano entro il 2030 i veicoli a gasolio saranno banditi dalla circolazione. Chi è messo peggio?

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