Radiazioni

Quanti sono gli oggetti che vengono utilizzati quotidianamente! Non basterebbe il tempo di una giornata per elencarli. E quanti cibi esistono al mondo! Un’enorme varietà. Pochi sanno però che alcuni di questi producono radiazioni e quindi potrebbero essere potenzialmente pericolosi.

L’obbiettivo non è certo quello di fare una caccia alle streghe degli oggetti e dei cibi che possono comportare dei rischi. Tuttavia conoscere che oggetti e cibi impensabili emanano anche piccole quantità di radiazioni può essere interessante e aiutarci nella vita di tutti i giorni. Magari eliminando anche qualche vizio che alla salute in generale bene non fa.

 

Ecco i 4 oggetti che producono radiazioni

Nella nostra vita esistono 4 oggetti, ma anche cibi che, pur non sapendolo, producono o emanano radiazioni. Ovviamente non siamo ai livelli del grano di Chernobyl. Comunque un certo grado di pericolosità ce l’hanno. Eccoli in ordine a partire dal più pericoloso.

  1. Le sigarette. Non solo sono un vizio costoso, ma sono molto dannose per la salute. Spesso ci si concentra solo sui danni che possono provocare al sistema respiratorio, ma si dimentica che il loro contenuto è anche radioattivo. Infatti le sigarette sono composte da Polonio 210. Ricerche affermano che chi fuma un pacchetto al giorno si espone a 100 mSv di radiazioni all’anno. Non solo, ma sono la causa del 10% di tumori nei fumatori.
  2. Cantine e case costruite con il tufo. Ultimamente si è parlato di radon, un gas prodotto dall’uranio e dal torio contenuto nelle rocce vulcaniche. Molte case, soprattutto nelle zone del sud Italia sono prodotte con tufi, un materiale poroso e assorbente. Luoghi chiusi e poco areati possono diventare pericolosi ed esporre a radiazioni chi ci abita.
  3. Gli aerei invece di per sé non sono radioattivi. Al contrario lo diventano quando volano a 11.000 piedi a causa delle particelle prodotte dalla radiazione cosmica. Piloti e assistenti di volo, secondo recenti studi, sono esposti a 5 mSv ogni anno. Forse adesso molto meno visto che il Covid-19 ha colpito anche questo settore.
  4. La frutta. Per esempio le banane contengono isotopo radioattivo del Potassio 40. Molta frutta invece è stata contaminata dal disastro nucleare di Chernobyl come ad esempio i mirtilli che, provenendo per la maggiore dai Paesi dell’est Europa, contengono Cesio.
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