Coronavirus: nuovi pericolosi contagi a Verona, Padova e Treviso

Ieri, nella giornata dedicata alle donne, il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto mettere al corrente i cittadini sulla situazione coronavirus. Egli ha dichiarato: «Nelle ultime 24 ore abbiamo intercettato 757 nuovi positivi, che rapportati ai 10.260 tamponi effettuati sono 7,38%. Ed il totale dei ricoverati è salito a 1.400. Siamo preoccupati perché i grafici di tre province mostrano una crescita dell’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid. Una crescita ormai evidente anche nel grafico regionale». Le tre province in questione sono Padova, Treviso e Verona.

Coronavirus: le parole di Luca Zaia sulla situazione attuale

Zaia ha poi proseguito: «Noi quindi non possiamo abbassare la guardia. Per questo abbiamo deciso di redigere un nuovo piano di sanità pubblica sulla gestione ospedaliera. È un provvedimento prudenziale perché non sappiamo quanto durerà questo incremento dei ricoveri. E quindi, se fosse necessario, torneremo a ridurre alcune attività ospedaliere per concentrare il personale nella cura dei pazienti Covid. Ci aspetta una nuova turbolenza, ma noi siamo pronti ad affrontarla». In che modo la affronteremo? Ovviamente anche grazie al vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca, che potrà essere somministrato anche agli over 65. Ciò permetterà di eseguire più somministrazioni giornaliere.

«Con i direttori delle Ulss e delle aziende ospedaliere – ha aggiunto il presidente del Veneto – abbiamo discusso della possibilità di arrivare anche a 50mila somministrazioni al giorno, grazie anche al contributo dei medici di base e magari coinvolgendo anche i medici specializzandi». Già da domani potrebbe divenire realtà quello con i dottori di medicina generale, e si potrebbe discutere della possibilità di autorizzare anche i medici specializzandi ad effettuare le vaccinazioni.

 

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