Facebook sta sviluppando un sistema di visione intelligente chiamato SEER, e per addestrarlo sta alimentando l’intelligenza artificiale (AI) che fa “vedere” un computer con miliardi di immagini da Instagram, social network di proprietà di Facebook.

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Lo scopo di SEER è quello di superare le altre AI nel campo del riconoscimento delle immagini. E sebbene al momento non sia altro che un progetto di ricerca, Facebook è consapevole delle potenzialità nei diversi usi che questa tecnologia intelligente di riconoscimento delle immagini potrebbe generare, un settore in cui Google o Microsoft hanno cercato a lungo i limiti della visione smart, o come Pinterest, che già nel 2014 ha acquisito la società di riconoscimento delle immagini VisualGraph.

Poiché Instagram è pieno di tutti i tipi di immagini su tutti i tipi di oggetti, è il luogo ideale per prenderlo come un enorme database di un decennio di fotografie condivise con cui addestrare un’intelligenza artificiale specializzata nel riconoscimento delle immagini. Ed è proprio quello che ha fatto Facebook.

A differenza di altri sistemi che hanno proposto il metodo di etichettare gli oggetti che compaiono nelle immagini in modo che le intelligenze artificiali che li prendono come esempio imparino a riconoscerli, SEER analizza le immagini in modo casuale, senza etichettatura e senza previa informazione che dettaglia l’oggetto. Il processo è gestito da una supervisione autonoma.

Facebook insiste sul fatto che il futuro dell’IA si basa sull’apprendimento che può essere svolto direttamente dalle informazioni fornite (testo, immagini, suoni…) senza un intervento preventivo che classifichi o determini le caratteristiche o le categorie degli oggetti. SEER dimostrerebbe che il monitoraggio autonomo può essere un chiaro esempio della risposta che potrebbe essere trovata per l’uso in condizioni del “mondo reale”, dove le informazioni preliminari non sono sempre disponibili per guidare l’IA. Il risultato sarebbe modelli di visione intelligente più flessibili, accurati e adattabili.

In termini di utilizzo, la sua ampiezza è enorme. Dal momento che descrizioni audio in tempo reale per persone con limitazioni visive al riconoscimento di oggetti nei processi di produzione, rilevamento di difetti di fabbricazione, categorizzazione dei prodotti nei negozi online, processi di supervisione della sicurezza o filtraggio di immagini in grado di discriminare contenuti potenzialmente dannosi o inappropriati nelle pubblicazioni online.

Per quanto riguarda l’utilizzo di quell’elevata quantità di immagini che sono state utilizzate per la formazione di SEER (un miliardo di immagini) da Instagram, ricorda che i termini di utilizzo informano sulla possibilità che i contenuti pubblicati su questo social network possano essere utilizzati per la ricerca e processi di innovazione come questo.

 

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