whatsapp

WhatsApp porta a delle sorprese che, in alcuni casi, non sono piacevoli per gli utenti. La chat di messaggistica istantanea, come risaputo, è un servizio completamente gratuito (se si escludono i costi per la connessione internet con WiFi e con 4G). Tuttavia sono molte le persone che proprio a causa di WhatsApp hanno perso il loro credito residuo. La ragione è molto semplice: sulla piattaforma ci sono molte truffe da evitare.

 

WhatsApp, la truffa che costa agli utenti tanti euro in credito residuo

E’ in netta crescita il numero dei malintenzionati che si servono di WhatsApp per mettere in pratica i loro tentativi di phishing contro un pubblico, il più delle volte inconsapevole. L’obiettivo di cybercriminali è quello di attivare sul profilo delle vittime una serie di servizi a pagamento. Le conseguenze di questi servizi a pagamento si riversano proprio sul credito residuo dei clienti TIM, Vodafone e WindTre.

La tecnica utilizzata dai truffatori seriali di WhatsApp è sempre la stessa. Si creano messaggi fasulli su argomenti di tendenza (ovviamente nelle ultime settimane le tematiche sul Covid sono all’ordine del giorno). Una volta catturata l’attenzione del pubblico, i lettori vengono indirizzati su link in allegato al testo. Proprio questi link rappresentano la porta d’accesso alle conseguenze dannose.

Basta un click sul link per attivare in automatico servizi a pagamento in grado di dimezzare o azzerare il credito residuo. L’attenzione degli utenti è quindi determinante. Ogni qual volta si ricevono su WhatsApp messaggi sospetti, magari attraverso le famose catene, è necessario eliminare il contenuto.

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