Per terapia fotodinamica si intende quel trattamento che utilizza l’irradiazione di piccole aree cutanee conosciuto fin dagli anni 90. Si tratta di una terapia utilizzata per il trattamento di vari tipi di cancro che consentono l’irraggiamento luminoso e che non si trovano in profondità nel tessuto. La terapia si serve di fotosensibilizzatori. Questi ultimi sono molecole in grado di assorbire l’energia luminosa inducendo l’ossidazione delle biomolecole. In questo modo, viene indotta la morte delle cellule tumorali. Purtroppo, però questi fotosensibilizzatori sono tossici e devono essere iniettati per ogni sessione di trattamento.
Così, alcuni scienziati coreani hanno pensato di mettere a punto una terapia fotodinamica da utilizzare contro il cancro che risulti però atossica e priva di effetti collaterali. A descrivere questa terapia fotodinamica contro il cancro è uno studio pubblicato sulla rivista ACS Nano da un team di ricercatori del Theragnosis Research Center di Seoul. Nello specifico, gli studiosi coreani hanno sviluppato un agente fototerapico, cioè un fotosensibilizzante che forma un deposito atossico nelle zone interessante dal cancro distruggendo le cellule tumorali in risposta ad un fascio di luce laser.
Terapia fotodinamica a base di iRGD: una speranza nel trattamento di alcune forme di cancro
Si tratta di una forma di terapia fotodinamica che attiva gli effetti fototerapeutici solo nei tessuti cancerosi utilizzando un particolare peptide, chiamato iRGD, che penetra selettivamente i tessuti cancerosi. Gli scienziati hanno testato questa loro terapia iniettando iRGD in un topo in cui era stato generato precedentemente un tumore. Essi hanno osservato che, con una sola iniezione, il fotosensibilizzatore aveva raggiunto il tumore circondandolo nel giro di quattro settimane. Ciò dimostra la sua forte selettività nello scegliere solo le cellule cancerose. Inoltre, i ricercatori coreani non hanno riscontrato nessuna tossicità e nessun effetto collaterale nell’animale trattato.
Si tratta di una grande scoperta che potrebbe far sì che questa nuova terapia fotodinamica con iRGD possa diventare un valido trattamento terapeutico per alcune forme di tumore anche nell’uomo.