Un abbonamento IPTV viene valutato e spesso sottoscritto dagli utenti per più ragioni. Innanzitutto c’è la volontà di pagare quanto meno possibile ottenendo allo stesso tempo qualsiasi canale appartenente a qualsiasi piattaforma a pagamento. In secondo piano poi ecco la voglia di non farsi mancare nulla, riuscendo ad avere anche contenuti ondemand e che su qualsiasi abbonamento legale andrebbero pagati a parte. Tutto ciò però non può passare inosservato agli occhi delle Forze dell’Ordine, le quali nelle vesti della Guardia di Finanza stanno risalendo a più piattaforme.
Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.
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IPTV: ora come ora sottoscrivere un abbonamento pirata è un rischio
Una nuova piattaforma IPTV che prende, o meglio prendeva, il nome di Webnet è stata sgominata qualche settimana fa. Le fiamme gialle hanno provveduto infatti ad oscurare i server che reggevano l’attività di oltre 50.000 utenti italiani. Lo scopo adesso sarà quello di tracciare gli indirizzi IP rifilando a tutti i possessori dell’abbonamento pirata una multa. La sanzione in questione potrebbe andare da 2000 a 25.000 €, per cui non ci sarebbe proprio nulla da star sereni.
Dietro Webnet si nascondeva “un’articolata organizzazione, operante in diverse regioni del territorio nazionale, dedita alla vendita e distribuzione di dispositivi di decodificazione idonei a permettere l’accesso al servizio criptato IPTV per fruire di contenuti televisivi, senza il pagamento del canone dovuto”.