IPTV: adesso tutti hanno paura, 23 mila euro di multa e 58 siti chiusi

Avere problemi con la legge è certamente l’ultimo degli obiettivi che un qualsiasi utente si prefissa. Avere però un abbonamento IPTV non può fare altro che comportarne molti, soprattutto da quando le forze dell’ordine hanno stretto la mossa sull’intero territorio italiano.

Proprio durante gli ultimi giorni la Guardia di Finanza sarebbe venuto a capo di una fitta rete di abbonamenti. Questa era basata su tanti siti web che sono stati chiusi insieme a canali Telegram di moltissimi utenti.

Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.

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IPTV: adesso si rischia davvero grosso con multe che arrivano a 23.000 €

Diabolik, questo era il nome del gestore dei 58 siti web chiusi che ora si ritroverà a pagare una multa di 23.000 €. Inoltre sembrerebbe essere stato predisposto un periodo di reclusione pari a tre anni.

“L’illecita attività – dichiara la Guardia di finanza in un comunicato ufficiale – fa riferimento alla moderna metodologia di distribuzione di vari contenuti multimediali, la cosiddetta Iptv (Internet Protocol Television), attraverso cui i “pirati del web” acquisiscono e ricodificano tutti i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli sulla rete internet, sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito ed un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete”.

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