Il parlamento europeo con una decisione storica rischia di infliggere un duro colpo a Facebook e Co. La proposta, spinta dal deputato olandese Paul Tang, mira a limitare e eliminare la pubblicità personalizzata. Il problema di questo fenomeno sta nella profilazione dell’utente che ormai diventata una delle principali voci di business di queste grandissime aziende. In un lungo poto il parlamentare Tang si è lasciato andare al compiacimento:
“Come Davide contro Golia, il Parlamento Europeo scaglia una pietra contro i giganti americani della tecnologia. Queste aziende continuano a utilizzare i nostri dati personali come modello di business e hanno un vantaggio competitivo tale che nessun’altra azienda può entrare in competizione con loro. Anche se questa è solo la prima pietra, è una mossa significativa contro il potere dei giganti della tecnologia.”
Il voto del parlamento sulle limitazioni a Facebook e Co.
Il risultato della votazione è stato abbastanza schiacciante; su 701 parlamentari ben 503 si sono espressi a favore della proposta di Tang con appena 198 contrari. La notizia, benché abbia avuto poca risonanza, rappresenta un vero e proprio macigno nella regolamentazione delle pubblicità e della privacy su internet, senza considerare gli aspetti fiscali della questione.
La notizia assume però ancora più spessore se si accosta ad un’altra decisione presa dall’Unione Europea in questi giorni. Il riferimento è rivolto a Tik-Tok; il social network di origine cinese ha dovuto aderire al codice di condotta europeo; una serie di norme per cercare di combattere e limitare il dilagante fenomeno di notizie false e pericolose.