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Alcuni mesi fa il gruppo “Stop 5GNL” aveva presentato, presso la Corte distrettuale dell’Aja, un ricorso contro l’installazione delle nuove antenne 5G. Dopo aver analizzato i fatti, quindi, quest’ultima ha respinto categoricamente il ricorso, condannando il gruppo al pagamento delle spese legali. 

Stando a quanto riportato dal CORCOM, quindi, “La Corte nella sentenza appena emessa ha rigettato le motivazioni del Gruppo sostenendo che compito di uno Stato “non è garantire che ogni rischio sia prevenibile” quanto piuttosto “che rischi e benefici siano valutati in maniera equilibrata”. Secondo il giudice non esiste alcun valido motivo per interrompere la realizzazione delle nuove reti.” 

Un colpo importante che, di fatto, potrebbe mettere definitivamente fine ai complotti ipotizzati dai consumatori. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Pericolo 5G: dall’Olanda arriva la smentita della Corte dell’Aja

Secondo quanto riportato dalla Corte Distrettuale dell’Aja, quindi, un’approfondita analisi effettuata da esperti del settore ha confermato che le radiazioni non ionizzanti emesse dalle antenne 5G rientrano di gran lunga nella regolamentazione della Commissione Europea.

La Corte ha quindi evidenziato che non ci sono ragioni per mettere in dubbio l’affidabilità della nuova rete la quale, inoltre, garantirà ben presto un’evoluzione tecnologica su tutto il territorio globale. Il Giudice ha infine chiarito che “se l’implementazione delle nuove antenne dovesse rivelare il superamento dei limiti di esposizione, lo Stato interverrà prontamente per risolvere la questione”.

Nel frattempo, in Italia, l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha diramato una guida informativa, contenente anche dati scientifici, per rassicurare i sindaci sull’effettiva affidabilità della nuova rete 5G.

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