I ricercatori hanno creato un embrione contenente sia cellule umane che di topo all’interno di alcuni organismi geneticamente modificati. Prende anche il nome di chimera uomo-topo.

L’embrione ibrido, cosiddetto chimera uomo-animale, è stato coltivato da un team della State University di New York a Buffalo e dal Roswell Park Comprehensive Cancer Center. Come accennato, oltre alla parte animale, contiene il 4% di cellule umane, una percentuale molto più alta di quanto si possa pensare. “Non è stato possibile generare [cellule staminali] umane che contribuiscono in modo sostanziale agli embrioni di topo”, afferma una ricerca in cui si specifica che il 4% di cellule è già un ottimo risultato.

La chimera uomo-topo che potrebbe aiutarci a combattere alcune malattie

L’esperimento ha coinvolto cellule del sangue e cellule umane, dimostrando che è possibile generare cellule umane mature a una velocità molto più rapida di quanto sia possibile in un embrione umano. Ciò potrebbe avere implicazioni significative per il trattamento delle malattie umane. L’esperimento include il Covid-19, poiché consente di coltivare cellule, tessuti o organi a fini di ricerca.

Gli scienziati hanno quindi iniettato cellule staminali umane nell’embrione di topo e hanno permesso loro di svilupparsi per due settimane. Quando hanno analizzato l’embrione, hanno scoperto cellule umane nel fegato, nel cervello, negli occhi, nel cuore, nel sangue e nel midollo osseo del topo. Nel 1984, gli scienziati hanno creato un ibrido di capra di pecora sopravvissuto fino all’età adulta. Più recentemente, hanno creato due chimere di scimmia-maiale, ma sono sopravvissute solo per poche settimane dopo la nascita.

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