Negli ultimi giorni ha fatto molto discutere la decisione presa in passato da due gruppi bancari, in particolare Unicredit e Intesa Sanpaolo, circa la chiusura senza preavviso di conti correnti.

Il dibattito è tornato in auge quando, proprio qualche settimana fa, il senatore Armando Siri ha presentato un’interrogazione parlamentare in cui si chiedeva la liceità di un simile gesto, che di fatto va a terminare il contratto con la banca. L’apertura e la permanenza in essere di un conto corrente, infatti, costituisce de facto l’inizio di un contratto tra chi fornisce il servizio – l’istituto bancario – e il contraente, ossia il cliente, che di questo servizio usufruisce.

Può dunque una banca decidere di chiudere unilateralmente un conto corrente, determinando quindi la cessazione anticipata e senza preavviso del contratto fra le due parti? La risposta è sì, e può avvenire in questi casi.

Chiusura conti correnti: interrogazione parlamentare conferma la correttezza delle decisioni Unicredit e Sanpaolo

All’interrogazione ha risposto Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario del Ministero dell’Economia, il quale ha confermato la possibilità di mettere in atto un simile procedimento. Precisando, però, che si tratta di una prassi da adottare in casi eccezionali e che prima di procedere in tal senso è necessario presentare un’ampia documentazione che motivi e giustifichi le ragioni per cui si è arrivati alla chiusura forzata del conto in questione.

L’eccezionalità della casistica può comprendere di fatto indagini della Finanza in corso sull’intestatario del conto, così come anche accertamenti da parte della magistratura. A determinare la decisione vi sono varie considerazioni da parte dell’istituto di credito, ma in particolare una scelta così “coercitiva” si attua laddove il livello di rischio di credito venga reputato troppo alto.

Un’altra circostanza che potrebbe determinare la chiusura anticipata di un conto corrisponde alla mancanza di fondi sufficienti a coprire gli ordini di pagamento ricevuti. Questa però risulta una situazione meno frequente, dal momento che le banche tendono ad avere una certa elasticità, prima di procedere bruscamente, per poter recuperare gli interessi passivi sulle somme dovute e contestualmente continuare a ricevere il pagamento dei costi di mantenimento del conto stesso.

VIAquifinanza
Articolo precedenteIPTV e pirateria danneggiano gravemente gli utenti: multe e sequestri
Articolo successivoVodafone: Special Minuti fino a 50GB a partire da 6 euro per battere Iliad