coronavirus riduce inquinamento a wuhan

Sembra sciocco parlarne in questi termini ma, se date un’occhiata alla mappa in calce, vi accorgerete di come gli effetti del Coronavirus hanno abbattuto i livelli d’inquinamento atmosferico in Cina. Nell’area di Wuhan addirittura si parla di emissioni zero, segno che lo svuotamento della città e la conseguente quarantena per chi è rimasto hanno ridotto al lumicino le attività umane.

Ma non parliamo di due immagini a confronto con una distanza temporale di un anno, ma solo di un mese. Quindi, parafrasi permettendo, le misure di contenimento con la quarantena di milioni di persone hanno impattato positivamente l’ambiente dentro e nell’area limitrofa alla città del “paziente zero”.

 

Coronavirus: mappe satellitari di Wuhan con livelli di inquinamento zero

Le mappe sono state pubblicate sul sito dell’agenzia spaziale statunitense, dove in arancio e rosso sono mostrate le concentrazioni del biossido di azoto nell’aria, scomparso o ridotto al lumicino a causa del calo di attività nelle fabbriche cinesi deciso dai produttori.

Parlando di Coronavirus, ad oggi la Cina ha registrato circa 80 mila casi di persone infettate dall’inizio dell’epidemia, e sebbene l’epidemia si è diffusa anche da noi, la maggior parte dei decessi è avvenuta nell’area di partenza del contagio.

Il biossido di azoto è un gas nocivo emesso dai veicoli a motore e dalle fabbriche e nella città di Wuhan non ve ne è quasi più traccia nell’aria. Fei Liu, un ricercatore del Goddard Space Flight Center della Nasa, ha commentato:”questa è la prima volta che vedo un calo così significativo su un’area così ampia per un evento specifico“. Una situazione simile si è registrata soltanto nel 2008 durante la recessione economica, anche se si parla di una riduzione molto più graduale.

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