Questo primo mese dell’anno ha portato in dote una buona notizia per tutti gli utenti di Vodafone. Proprio come TIM e Wind, anche il gestore di telefonia inglese nel corso del 2020 è chiamato a rimborsare quegli utenti che avevano subito rimodulazioni unilaterali dei loro contatti tra il 2016 ed il 2017.
Vodafone, sono ufficialmente partiti i rimborsi in bolletta per gli utenti
Molti si ricorderanno di cosa stiamo parlando. Nel suddetto biennio – quello 2016/2017 – gli operatori telefonia, tra cui anche Vodafone, avevano operatore di cambiamenti sul pagamento delle bollette. Anziché fatturare il canone mensile ogni 30 giorni si è scelto di fatturare il canone ogni 28 giorni. Le rimodulazioni hanno riguardato tanto il campo della telefonia fissa tanto quello della telefonia mobile.
Gli utenti non hanno fatto mancare il loro disappunto e la questione è finita prima nelle aule di tribunale e poi sulle scrivanie del Governo. Attraverso un intervento legislativo del Parlamento, i pagamenti ogni 28 giorni sono stati del tutto eliminato. Il TAR ed il Consiglio di Stato, successivamente, hanno obbligato Vodafone e gli altri operatori a rimborsare gli utenti proprio per le rimodulazioni del biennio 2016/2017.
Dopo ulteriori ricordi, finalmente nel corso di queste settimane i primi utenti Vodafone hanno visto i loro risarcimenti in bolletta. In linea di massima, ogni utenti Vodafone riceverà nelle prossime bollette un saldo positivo pari alle spese extra causate dalle precedenti modifiche dei pagamenti.
Entro la primavera Vodafone dovrebbe risarcire tutti gli utenti idonei al rimorso. Ricordiamo, però, che il provvedimento è valido solo per i clienti con piano di telefonia fisso attivo.