Il Boeing 737 Max ed i suoi due incidenti hanno riempito le pagine di cronaca per quasi un anno, oggi qualcosa comincia a muoversi nella giusta direzione. Dopo le numerose indagini le cause degli schianti in Etiopia ed Indonesia sono state ufficialmente confermate e la società americana ha potuto iniziare a soffermarsi sulle relative riparazioni. Da Seattle è arrivata inoltre una nuova buona notizia, sarebbero ricominciate anche le consegne degli aeromobili alle varie compagnie, in vista di un prossimo ritorno in servizio.
La nuova certificazione da parte della FAA dovrebbe arrivare a breve, a seguito delle modifiche apportate da Boeing al suo 737 Max ed al suo temuto sistema anti-stallo. Il software dell’MCAS ed i suoi sensori hanno infatti trascinato a terra 346 persone nei due tragici incidenti che tutti conosciamo.
Boeing 737 Max: cosa sappiamo della nuova certificazione
Le conferme sul nuovo certificato di aeronavigabilità arrivano dalla stessa FAA che ha indicato la fine del 2019 come termine massimo. Boeing ha lavorato in collaborazione con l’ente americano per riprogettare completamente il software del Maneuvering Characteristics Augmentation System, reso necessario delle modifiche introdotte con il 737 Max. La modifica di alcune superfici e dei motori causava importanti alterazioni dell’assetto di volo che avrebbero potuto portare ad una situazione di stallo.
In occasione degli incidenti è stato invece l’MCAS a fallire, non permettendo ai piloti di poter riguadagnare il controllo del velivolo. Sui piazzali di tutto il mondo ci sono ad oggi 393 Boing 737 Max che si apprestano quindi a poter tornare a volare, presumibilmente da gennaio 2020. Sono inoltre ripartite le consegne degli ordini effettuati prima degli incidenti, anche se in molti casi i ritardi e la preoccupazione hanno portato le compagnie ad annullarli.