L’IPTV è ormai sempre più diffuso per gli utenti truffaldini. Il riferimento è chiaramente al famoso pezzotto ossia quel servizio illegale che permette di vedere in chiaro tutti i maggiori canali di streaming invece a pagamento.

IPTV: tra la prigione e multa

Innanzitutto chiariamo cos’è il “Pezzotto” e soprattutto cosa permette di fare. Il pezzotto non è altro che la piattaforma illegale che ha la capacità di far vedere a chiunque i programmi delle televisioni a pagamento.

Per farlo funzionare si deve avere solamente un decoder che collegato alla rete internet, che permette di decodificare il segnale proveniente dal web e di garantire Sky, DAZN, Netflix e altri.

Non è una novità che l’utilizzo delle IPTV per accedere ai contenuti delle pay tv pagando pochi euro al mese sia reato. Ora che stiamo assistendo a una stretta senza precedenti su queste TV illegali, le pene per chi usa IPTV e Sky “pezzotto” si sono fatte più severe.

A chi fornisce IPTV e codici di accesso, oltre alla violazione del diritto d’autore viene menzionato anche il reato di frode informatica; chi viene beccato ad utilizzare il servizio rischia una sanzione penale. Essa va dai 2.582 euro ai 25.822 euro, più il carcere da un minimo di 6 mesi fino a 3 anni.

In tal caso a è la Corte di Cassazione a parlare, la quale  ha stabilito come chi usufruisce di IPTV illegali per guardare le trasmissioni a pagamento rischia questa sanzione economica. Basta quindi possedere le chiavi di accesso pirata o l’indirizzo IP che trasmetta i contenuti video, per essere accusati di tale reato.

VIAcorriere
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