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Le varie agenzie spaziali stanno ultimamente approfondendo lo studio di nuovi pianeti simili alla Terra, alcuni dei quali potrebbero in futuro essere colonizzati. Un paio di settimane fa è stata divulgata una notizia che ha spiazzato tutti, Venere in passato sarebbe stato praticamente identico al nostro pianeta.

Il corpo celeste dal nome femminile ha una massa pari al’80% di quella terrestre e un diametro del 95%. Queste peculiarità lo rendono di fatto quasi un gemello della Terra. Le differenze con il nostro pianeta, oltre ovviamente alle attuali condizioni climatiche, risiedono nel tempo con il quale orbita intorno al Sole. Questa avviene in 225 giorni mentre il giorno su Venere vale l’equivalente di 243 giorni terrestri.

Venere: ecco perchè sarebbe il gemello diverso della Terra

Prima di parlarvi di com’era Venere 3 miliardi di anni fa, partiamo dalle attuali condizioni del pianeta. Come anticipato il diametro misura il 95% di quello terrestre e la sua velocità di rotazione sul suo asse è decisamente inferiore a quella della Terra. Un giorno sul corpo celeste dura infatti 243 giorni terrestri. La durata della luce sulla superficie è invece di 117 giorni e il Sole sorge ad ovest invece che ad est.

A causa del suo asse di rotazione quasi perfettamente verticale non esistono le stagioni e durante la notte ovviamente non è presente la Luna. La sua struttura geologica assomiglia moltissimo a quella della Terra, è infatti costituita da una crosta basaltica, sottoposta a una gravità di 90 volte superiore alla nostra. La temperatura non è da meno, le massime arrivano infatti a toccare i 460 gradi centigradi.

Come se non bastasse, la sua atmosfera è ricca di anidride carbonica e acido solforico, mosse da venti che possono raggiungere i 3760 chilometri orari. L’ambiente è effettivamente in ospitale, torniamo però a 3 miliardi di anni fa quando la situazione era completamente diversa.

Secondo gli studi di Michael Way Anthony Del Genio della NASA, il pianeta sarebbe stato ricco di acqua. Mari, fiumi, laghi e oceani avrebbero permesso il proliferare della vita, aiutata anche dalle temperature comprese tra i 20 e i 50 gradi. Circa 700 milioni di anni fa poi ci fu un evento che sconvolse il pianeta.

Non siamo purtroppo sicuri delle reali cause, sono quindi state avanzate delle ipotesi. E’ infatti probabile che sia coinvolto il Sole, che invecchiando abbia contribuito ad aumentare la temperatura. Potrebbe anche essere stata un’attività vulcanica anomala ad innescare un effetto serra letale per l’impossibilità di riassorbire l’anidride carbonica.

Questo dovrebbe farci riflettere e comprendere che le condizioni possono cambiare anche sul nostro pianeta. Dobbiamo quindi essere pronti e sensibilizzarci stare attenti a rispettare la Terra, evitando quindi che possa accadere come su Venere.

 

 

 

FONTEil fatto quotidiano
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