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Utilizzare lo smartphone alla guida è sempre una pratica pericolosa oltre che illegale. Non solo mette in pericolo la vita per chi guida, ma anche per gli altri utenti della strada e per i pedoni. Per lo Stato Italiano questo risulta essere uno dei problemi più importanti da risolvere. Gli incidenti causati dall’utilizzo del device alla guida sono sempre in aumento e sono al primo posto nelle cause dei disastri mortali, anche sopra alla guida in stato d’ebrezza.

Purtroppo la pratica sembra anche di poco conto, ma anche rispondere ad un messaggio o lasciar un “like” alla foto del nostro amico dell’università che si è appena laureato, risulta essere una mossa pericolosissima e da incoscienti. Basta guardar fuori dal finestrino in auto per vedere che ormai chiunque è con lo smartphone in mano alla guida: ai semafori, durante uno stop, alla guida in autostrada. Sono veramente poche le persone che utilizzano le cuffie smart bluetooth o il vivavoce dell’auto o del proprio dispositivo.

Il problema sembra non essere in discesa, anzi. Purtroppo anche a causa del cattivo esempio dato da Influencer e Vip che postano Stories alla guida, questa sembra essere una “moda” che non vuole placarsi nonostante le pene severissime che vi sono attualmente per i trasgressori.

Le nuove sanzioni stanno per arrivare

Santo Puccia, comandante della Polizia Stradale, ha previsto sanzioni severissime, controlli intensificati e una nuova terribile punizione per i trasgressori della Legge. La proposta del comandante sembra essere quella del ritiro immediato della patente per chi viene pizzicato ad utilizzar lo smartphone alla guida. Favorevole si dimostra anche Alessandro Morelli, deputato della Commissione Trasporti della Camera.

Il pugno di ferro secondo i due, potrebbe portare ad un virtuosismo del cittadino non indifferente, un po’ come avvenne con l’introduzione dei punti sulla patente qualche anno fa. Al momento il ritiro è previsto soltanto in caso di recidività del soggetto. Le multe allo stato attuale vanno dai 422 ai 1687 € e nel caso di recidività possono raggiungere la spaventosa quota di ben 2588 €.

FONTEalvolante.it
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