Panasonic G80 1

Panasonic G80 è la fotocamera mediogamma del produttore nipponico più utilizzata fra gli aspiranti videomaker. Piccola, compatta, con un peso di soli 505 grammi e la possibilità di registrare video fino in 4K a 30 fps.

E’ una fotocamera per Vlogger, di fatto sta divenendo la prima scelta per tutti quegli YouTubers che hanno necessità di una fotocamera portatile, dalle ottiche intercambiabili, potente e versatile per ogni necessità.

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E’ solo una “vlog-camera”?

Panasonic G80 pur avendo un corpo realizzato in un materiale simil gomma e in lega di magnesio, non nasconde la sua propensione al video. Dobbiamo ricordarci però che è anche – e soprattutto – una fotocamera. Durante il nostro test l’abbiamo utilizzata anche come “B-Camera” su un set di un video spot aziendale, in accoppiata ad una GH5, un modello di fascia decisamente più alta.

G80 ha saputo difendersi bene, realizzando splendide riprese in 4K a 25 fps con il profilo colore “CineLike“per accoppiar le clip in fase di post-produzione, a quelle della sorella maggiore usata come “Main Camera”.

Sul versante fotografico invece abbiamo effettuato degli scatti di Still Life per un Brand di gioielleria. Non si è comportata male, ma il merito è delle ottiche utilizzate in prova, ovvero il 100-400 PanaLeica e del 42.5 mm. Di fatto G80 non nasce per la fotografia, e sebbene il corpo (dall’ottima impugnatura) ce lo ricordi ogni volta che lo prendiamo in mano, basta guardare i file prodotti per cambiare immediatamente idea.

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L’estetica del corpo di Panasonic G80

Compatta: 128mm x 89mm x 74mm. Soltanto 505 grammi di spessore, un mirino elettronico che funziona molto bene e un monitor touch da 3″ in risoluzione HD dai colori vividi e accesi. Forse un pelino troppo.

Supporta le SD fino alla versione SDXC UHS II. E’ tropicalizzata e resistente alle alte e basse temperature. I materiali sono plastici e vi è la lega di magnesio nel versante anteriore. Connettività completa con porta per il microfono ma la grande assente è l’uscita per le cuffie da 3.5mm.

Pulsanti completi per le modalità di scatto sulla sinistra e a destra la ghiera per le funzioni fotografiche. Il menù è la parte che più ci ha convinto: semplice e che racchiude tutto in poche grandi macro-aree. Ben fatto, Panasonic!

Batteria: altro punto a favore. 330 scatti dichiarati, e noi siamo riusciti a spingerci fino a 450 in JPG. Un plus non da poco e che ci ha permesso di terminare una sessione fotografica senza l’ausilio di una seconda batteria.

Caratteristiche tecniche

Presente a bordo la stabilizzazione su 5 assi IBIS che nei video risulta il “Deus Ex Machina”. Provvidenziale per chi sta iniziando a fare video e realizza clip “a mano libera”. Non dovremo temere il minimo tremolio, anche perché il software reagisce molto bene.

L’HDMI posto sul lato sinistro è la vera sorpresa: piacevole e che permette di collegare un monitor esterno senza perdita di dati e con più affidabilità rispetto ai cavi micro-hdmi che tendono a rompersi molto facilmente.

La messa a fuoco è forse la caratteristica di cui potevamo farne a meno viste le prestazioni. Non ci siamo, lenta, imprecisa sia sul versante video che sul versante fotografico. Durante lo shooting dei gioielli, in condizioni di piena luce artificiale e con una gestione degli ISO moderatissima, la camera non riusciva a metter a fuoco l’unico soggetto presente nello scatto in uno sfondo totalmente bianco e neutro.

Sistema AF contrast a 49 punti per la messa a fuoco: troppo pochi per tracciare i soggetti. Vivi o statici che siano, consigliamo di utilizzare sempre il fuoco manuale con questa fotocamera!

La raffica fotografica a 9 scatti in JPG e 6 in RAW ci ha stupito positivamente. Non aspettavamo simili caratteristiche in un corpo così compatto ed economico. La gestione degli ISO invece è il secondo punto dolente. Meglio non spingersi sopra i 1200 per non avere il fastidioso “rumore” nelle fotografie o nei video.

Il sensore è un micro quattro terzi che forse in fotografia non è la prima scelta di un fotografo/aspirante tale, ma sicuramente per chi realizza video, è il formato che più si avvicina alla qualità cinematografica grande ad una profondità di campo mai eccessiva e sempre “morbida”.

Considerazioni finali

Il lato video alla fine, come anticipato all’inizio della recensione, è il vero motivo per cui consigliamo l’acquisto di questa camera. Riprendersi “vloggando” utilizzando il monitor snodabile, un gorillapod  e un piccolo microfono shotgun è il massimo. Magari con in accoppiata una lente “pancake” (ossia leggera e compatta, secondo il gergo fotografico) da 20mm.

Le immagini sfornate sono soltanto in AVCHD e abbiamo la possibilità di riprendere fino in 4K a 100 Mbps fino a 30 fps. Niente 4K a 60 fps quindi scordatevi gli “slow-motion” a meno che non utilizziate la modalità FullHD 1080p da 50/60 fps.

Se avete intenzione di comprarla per accoppiarla ad una Panasonic di fascia superiore come la GH5, GH5S o anche una GH4, è la scelta vincente. Oppure se cercate una fotocamera per iniziare a realizzare video su YouTube e non volete spendere una follia, è la scelta ideale sulla fascia di prezzo dei 500 Euro online. Su Amazon lo street price è qui.

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