Inizia il conto alla rovescia per lo switch off definitivo allo standard Mpeg-4. A partire dal 1 Gennaio del prossimo anno, infatti, le trasmissioni del digitale terrestre abbandoneranno l’ormai vecchia Mpeg-2 e utilizzeranno esclusivamente lo standard di codifica Mpeg-4 in modo tale da favorire l’avvento del 5G e la diffusione delle tecnologie che supporteranno le reti di prossima generazione.

Una mossa, questa, che anticipa una più grande rivoluzione, ovvero il passaggio al DVB-T2, il nuovo standard di trasmissione televisiva digitale terrestre con codifica HEVC.

Mpeg-4: inizia il conto alla rovescia, chi dovrà cambiare televisore?

Grazie al passaggio allo standard Mpeg-4 sarà possibile iniziare a liberare qualche frequenza per il 5G dalla banda 700 MHz, dal momento in cui questo standard – tra l’altro è un formato al quale siamo ormai da tempo abituati ad avere nei video su Internet – riesce a far includere diversi contenuti in uno stesso spazio.

Lo switch off allo standard di codifica Mpeg-4 costringerà numerosi italiani a cambiare televisore, o comunque ad acquistare un decoder… ma non tutti sono obbligati a farlo. Questo standard, infatti, è ormai da oltre un decennio utilizzato dai televisori italiani, tuttavia, secondo quanto stimato dal Mise, esistono ancora circa dieci milioni di TV ferme al formato precedente, il Mpeg-2, appunto.

Per capire se la TV in casa rientra tra quei dieci milioni di televisori fermi al Mpeg-2, occorre semplicemente collegarsi ad un canale HD del digitale terrestre (a cominciare dal canale 501). Se non si è in grado di vedere il segnale e compare un messaggio di errore, allora ciò significa che la TV non supporta il formato Mpeg-4. Per adattarsi a questo standard può risultare sufficiente acquistare un decoder zapper, o comunque approfittarne per acquistare un nuovo televisore che permetta anche di sfruttare le tecnologie future.

Articolo precedenteASUS VG279Q, il nuovo monitor gaming fatto apposta per te
Articolo successivoMSI PS63 Modern, laptop premium da MediaWorld a 1499 euro fino al 13 marzo