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Al mondo esistono diversi produttori di display per smartphone solo che pochi di questi hanno in mano la tecnologia per lo sviluppo e l’effettiva produzione di pannelli OLED. Quest’ultimi, al momento, sembrano essere un appannaggio solamente di due compagnie sudcoreane ovvero Samsung e LG; la tecnologia della prima risulta essere molto più avanzata della seconda. Il loro regime quasi monopolistico è minato però dalla comparsa di diverse compagnie cinesi le quali si stanno attrezzando in fretta, BOE prima su tutte.

Questa situazione sta preoccupando i produttori sudcoreani e secondo alcuni resoconti rilasciati dai media locali le compagnie stanno correndo al riparo. Il piano è limitare l’esportazione di apparecchiature dedicate proprio alla produzione dei cari pannelli OLED. L’obiettivo più grande è legare la tecnologia al paese quasi da renderla una proprietà nazionale. Nel caso qualcuno volesse provare ad esportare dovrà passare attraverso dei blocchi burocratici complessi e intricati.

Aumento dei prezzi o diminuzione della qualità?

Attualmente Samsung detiene la produzione dei pannelli di piccole dimensioni per una quota pari al 93% mentre a livello generale è del 57,8%. Nel momento in cui gli altri produttori faranno fatica a reperire i pannelli o a produrli per il settore smartphone ci sarà un contraccolpo non ignorabile.

Attualmente il futuro prevede due possibilità, sempre se la Corea del Sud manterrà questa direzione. La prima sarà vedere pannelli con qualità inferiore nel caso venissero prodotti fuori dal paese mentre nel secondo caso ci sarà un aumento dei prezzi per l’acquisto dei pannelli sia sa Samsung che LG. Qualcuno ha detto monopolio?

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