droni milano I compiti sempre più ampi e complessi da parte della Polizia Locale ha fatto sorgere la necessità di strumenti tecnologici sempre più avanzati e il Comune di Milano ha fatto partire un bando da 29.000 €, avviato il 27 settembre 2018 e con scadenza in data 9 ottobre 2018, sul mercato elettronico della Pubblica Amministrazione per la realizzazione di un drone che sarebbe collegato alle telecamere di sicurezza cittadine e dotato di un sistema di pilotaggio remoto.

Ciò permetterebbe alla Polizia Locale, così come anche alle altre forze dell’ordine, di monitorare aree abusive, a rischio criminalità, colpite da calamità naturali oppure semplicemente inaccessibili. Questo, oltre al maggiore controllo, favorirebbe anche un intervento molto più rapido, utilissimo in situazioni di investigazione o di inseguimento di una persona o un’automobile, impossibile da effettuare con una telecamera statica. Il drone sarebbe collegato al sistema di videosorveglianza Sistema Milano, già in rete e condiviso con tutte le forze dell’ordine.

Già nel 2007 si era pensato, su proposta di Riccardo De Corato -allora vicesindaco e assessore alla sicurezza- ad elicotteri-spia con radiocomando capaci di raggiungere i 150 metri di altezza e con mezzo chilometro di raggio di controllo.

Al giorno d’oggi, però, la tecnologia offrirebbe mezzi molto più sofisticati ed efficienti, e le richieste sul bando parlano di un drone con peso ridotto (massimo 4 kg) e buona autonomia di volo (almeno 25 minuti), deve favorire un rapido stoccaggio, montaggio, smontaggio e intercambiabilità di Payload e deve poter lavorare in condizioni di umidità, pioggia ed alta escursione termina. Il sistema deve essere in grado di ricevere da GPS, GALILEO E GLONASS (almeno due delle tre), deve essere dotato di un sistema di terminazione di volo con paracadute manuale e automatico e il pilota deve poter disattivare le luci di navigazione per agire in incognito in modalità steatlh (che deve comunque garantire l’identificazione di persone e targhe). Deve essere dotato di due camere, una sul visibile e una termica, che possono anche agire simultaneamente. Il sistema, inoltre, deve notificare un eventuale discesa non controllata tramite un allarme. Altre prestazioni richieste sono:

  • Massima velocità: 57 km/h
  • Massimo vento sopportato: 36 km/h
  • Distanza di detenzione di una persona: 2,5 km (300 m per la camera termica)
  • Distanza di riconoscimento di una persona: 700 m (100 m per la camera termica)
  • Distanza di identificazione di una persona: 300 m (non supportata dalla camera termica)
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