WhatsApp

Whatsapp, la celebre applicazione di messaggistica istantanea per Android, iOS e Windows Phone ha avuto un successo incredibile, tanto che non ne possiamo fare più a meno.

Poniamoci qualche domanda.

Whatsapp: basta un nome per racchiudere la maggior parte della comunicazione con il mondo esterno di ognuno di noi. Ma ci siamo mai chiesti come facevamo prima della sua invenzione? E più che altro ci siamo chiesti cosa faremmo senza un servizio di messaggistica tanto comodo e veloce?

Rispondiamo a queste ultime.

Le risposte alla prima domanda sono abbastanza scontate. Prima non esisteva Whatsapp e nessuno si lamentava della (non)velocità degli sms o dell’eccessivo costo degli mms per inviare una foto. Già leggendo i nomi SMS ed MMS sembra che siamo già vecchi, pensiamo che siano strumenti della preistoria. In effetti non abbiamo tutti i torti. Questi ultimi sono diventati strumenti anacronistici ormai superati da tanti servizi di messaggistica istantanea quali Whatsapp appunto, ma anche WeChat, Line e Telegram.

La risposta alla seconda domanda la troviamo nella frase precedente. Esistono valide alternative a Whatsapp come quelle sopracitate. Non vengono utilizzate come quest’ultima però perché si tratta di applicazioni poco diffuse. Vi sarà capitato sicuramente di provare a scaricarne qualcuna ma di trovare solamente una manciata di contatti che le utilizza.

Perché è così diffuso?

Si sa, ormai non esiste smartphone senza Whatsapp. La comodità è sicuramente molto elevata. La velocità con cui si possono inviare e ricevere i messaggi è davvero impressionante. Ma il servizio non offre solo questo. Chissà quanti gruppi con amici, familiari e colleghi avete all’interno della vostra applicazione. Chissà quante immagini e quanti video condividete con i vostri amici. Chissà quanti messaggi vocali mandate per risparmiare il costo di una telefonata.

E’ tempo di adattarsi!

Ed è proprio questo il tasto dolente per le compagnie telefoniche. Con l’avvento di Whatsapp molte compagnie telefoniche hanno dovuto fare i conti con un calo dei profitti, dovuto senza dubbio alla diminuzione dell’utilizzo di sms, mms e perché no, anche di chiamate. Le compagnie hanno cambiato decisamente strategie di marketing. Ora i piani tariffari prevedono una manciata di sms, 200, 500, 1000 che prima dell’avvento di Whatsapp si terminavano in un paio di giorni. Ora si punta molto di più ad offrire un pacchetto che contenga il più alto numero di GB possibili ad un prezzo più conveniente possibile.

Whatsapp è considerato da tutti come una “droga”. Forse questo termine è eccessivo. Si, sicuramente ci saranno le persone che ne abusano, ma sicuramente è stata un’invenzione rivoluzionaria nel mondo della comunicazione, tanto che gli utenti attivi giornalmente sono 600 milioni. Numeri davvero da capogiro.

Conclusioni.

In conclusione lasciamo a voi la risposta alla domanda proposta nel titolo di questo editoriale. Ognuno di noi deve dare la propria interpretazione a questo articolo.

E voi come fareste senza Whatsapp?

 

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