L’Automobile Club d’Italia ha pubblicato i dati del suo annuario statistico 2024 e i numeri sono alquanto preoccupanti. Il parco delle auto del nostro Paese continua ad invecchiare a dismisura. L’età media è ormai di 13 anni, sempre più in aumento anche rispetto a soli due anni fa.
Le auto che circolano sulle nostre strade, volendo analizzare la situazione nel dettaglio, mostrano una media di 12 anni e 10 mesi che, se confrontati con i dati del 2022, presentano una differenza di 4 mesi. Focalizzandosi solo sulle auto più anzianotte, ergo quelle Euro da 0 a 3, che hanno almeno 14 anni, esse vanno a rappresentare 1 vettura su quattro prendendo il totale, ovvero il 25 % dei veicoli complessivi. Ma quante auto ci sono in Italia? Circa 41 milioni e di queste gli esperti stimano che 1,6 milioni siano datate.
Auto vecchie in crescita, ma la causa è anche il costo di quelle nuove
Dal 2022 le auto in circolazione sono aumentate di 700.000 veicoli. Ciò significa che in Italia, prendendo anche atto di una popolazione in diminuzione, ci sono 693 auto per ogni 1.000 abitanti. Tale dato è il più alto di tutta Europa. Durante lo scorso anno è emerso un altro dettaglio che ha portato una certa preoccupazione e cioè che le radiazioni delle auto sono state sotto il milione, il dato più basso dal 2000.
Quelle radiate, inoltre, non erano certo delle giovincelle, ma mediamente possedevano un’età di 18 anni e sei mesi. Quando si leggono tali numeri, si deve però tener conto anche dell’aumento dei costi delle vetture. Una persona, facendo una media dei prezzi, è costretta a spendere circa 30.000 euro se si vuole acquistare un’auto. Non parliamo di una cifretta, infatti non tutti hanno la possibilità di sostenere tale spesa. C’è anche da dire che sul mercato, cercando per bene, ci sono almeno 5 vetture che costano 15.000 euro, la metà del prezzo precedentemente citato.
Per quanto concerne le spese, nel 2023 gli italiani hanno sborsato ben 159 miliardi di euro per le loro auto, di cui 49 miliardi solo per acquisto e ammortamento. Altra cifra esorbitante di 42 miliardi di euro è stata destinata al carburante, mentre ulteriori 28 miliardi sono stati spesi per riparazioni e simili. Ciò vuol dire in media ogni singolo italiano speso 3.900 euro, con un’implemento di 200 euro rispetto al 2022.