Google

Nel corso del 2023, Google ha riconosciuto l’importanza della sicurezza informatica. Premiando generosamente i cacciatori di bug che hanno contribuito a proteggere i suoi prodotti e servizi. Con un totale di più di 10 milioni di dollari assegnati in ricompense, l’azienda ha dimostrato il suo impegno nel garantire la sicurezza degli utenti in tutto il mondo. Ciò è stato reso possibile grazie alla partecipazione attiva di ben 632 ricercatori provenienti da 68 paesi diversi.

Google e la proposta della sfida

Google ha condotto una serie di sfide interessanti. Tra queste, una delle più importanti è stata quella in cui ai ricercatori è stato chiesto di utilizzare dei prompt specifici per mettere alla prova e verificare la vulnerabilità dei modelli di intelligenza artificiale. Ciò ha segnato una svolta significativa. Poiché ha reso evidente la necessità di estendere i controlli della sicurezza informatica anche in altri settori più recenti e innovativi come appunto quello dell’ IA. Tale iniziativa ha portato ad un totale di 35 segnalazioni, con ricompense che hanno superato gli 87.000 dollari.

Nonostante l’attenzione sui modelli di linguaggio generativo, Google ha comunque continuato a concentrarsi sulla sicurezza dei suoi prodotti principali, tra cui Android e i dispositivi Google. I ricercatori sono stati ricompensati con un totale di 3,4 milioni di dollari per la scoperta e la segnalazione di vulnerabilità su queste piattaforme. Cosa che ha contribuito ad evidenziare, ancora di più, l’impegno di Google di mantenere al sicuro gli utenti di tutto il mondo.

Chrome: una piattaforma a rischio

Tra i prodotti di Google, Chrome ha ricevuto particolare attenzione con la segnalazione di ben 359 problemi di sicurezza. Situazione che ha portato a un totale di 2,1 milioni di dollari di ricompense per i ricercatori. La frequenza delle segnalazioni su Chrome evidenzia l’importanza di tali iniziative. In quanto, in un mondo sempre più interconnesso e digitale, investire nella sicurezza informatica è fondamentale per proteggere utenti e aziende da potenziali minacce.

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