Nella giornata di Domenica la terza giornata di Serie A si è conclusa portando con se numerosi verdetti, sia in campo che fuori, ancora una volta infatti la ricorrenza calcistica ha visto consumarsi duelli in campo ma anche fuori con il classico scontro che da decenni ormai impazza e vede coinvolti le aziende di diffusione dei contenuti con le piattaforme di streaming illegale che tentano di piratare continuamente i contenuti diffondendoli o gratuitamente o a prezzi davvero irrisori come nel caso delle IPTV.

A quanto pare l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha messo sotto chiave ben 45 siti web “pirata”, i quali hanno illecitamente permesso l’accesso allo streaming delle partite di calcio della Serie A e B durante le prime tre giornate di campionato, un goal decisamente importante che segna un colpo secco a questa infrastruttura sottobanco del web.

 

Collaborazione

Questo colpo diretto è stato reso possibile ovviamente dal lavoro di AGCOM, la quale ha collaborato anche con DAZN, detentore dei diritti di trasmissione per le partite dei campionati di Serie A e Serie B, che ha inviato numerose segnalazioni che hanno permesso all’autorità di emettere numerosi ordini cautelari in base all’articolo 9-bis del regolamento sul diritto d’autore online, essenziale anche la collaborazione dei provider di internet che hanno immediatamente bloccato l’accesso a questi siti pirata.

Si tratta dei primi effetti del decreto anti-pirateria che mira all’emissione di “ingiunzioni dinamiche” che consentono il blocco di siti di quel genere in appena 30 minuti, snellendo pesantemente l’iter richiesto in precedenza, il tutto in collaborazione l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Articolo precedenteHouse of the Dragon: nuova stagione breve ma ricca di emozioni
Articolo successivoEstinzione, un milione di anni fa l’umanità l’ha evitata per un pelo