DAZN, la grande polemica dopo gli aumenti dell'abbonamento

Dazn, la nota piattaforma di streaming sportivo, ha recentemente annunciato un aumento dei prezzi degli abbonamenti in vista della prossima stagione di Serie A 2023-2024, che inizierà il 19 agosto. Questa decisione ha suscitato una serie di critiche, sia sui social media che da parte delle associazioni dei consumatori. Il Codacons, in particolare, ha espresso una forte disapprovazione per questa mossa.

DAZN: cosa ne pensa il Codacons dell’aumento dei prezzi?

Secondo il Codacons, le nuove tariffe di Dazn non sembrano giustificate, soprattutto considerando che i diritti televisivi per il campionato di Serie A dal 2024 non sono ancora stati assegnati. Inoltre, la prossima riunione della Lega Calcio, in cui si discuterà la questione dei diritti, è prevista per il 26 luglio.

Esso sostiene che i nuovi prezzi di Dazn sembrano essere un tentativo di incoraggiare gli utenti a sottoscrivere abbonamenti annuali con pagamenti anticipati. Nel frattempo, le tariffe mensili per tutti i tipi di abbonamento hanno subito un significativo aumento rispetto agli anni precedenti.

Oltre alla questione delle tariffe, il Codacons ha sollevato preoccupazioni riguardo alla strategia di Dazn di promuovere abbonamenti annuali con pagamenti anticipati, nonostante l’esito delle trattative per i diritti delle partite di Serie A dal 2024 in poi non sia ancora noto. L’associazione ritiene che sia irrispettoso nei confronti degli utenti e degli abbonati vendere un prodotto quando la reale entità dell’offerta non è ancora chiara. Infine l’ente ha concluso il suo intervento chiedendo l’intervento dell’Agcom e dell’Antitrust su tale pratica. L’associazione sostiene che sia fondamentale rispettare i diritti dei consumatori, soprattutto in considerazione dei numerosi disagi subiti dagli abbonati durante la visione delle partite della scorsa stagione.

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