Rabona

Rabona mobile decide di rompere totalmente il silenzio.
La compagnia telefonica decide di scrivere una lettera all’Associazione dei consumatori al fine di informarli, con totale trasparenza, degli avvenimenti degli ultimi due mesi.
Nella lettera in questione, in un primo momento, la compagnia telefonica continua a ribadire il forte disagio e la mortificazione derivata dai problemi che la propria linea ha causato ai suoi consumatori e fruitori fedeli.
Sostiene inoltre, di aver deciso di mantenere il silenzio fino a questo momento, non per un tentativo di nascondere la verità ma, per la fiducia che aveva ingenuamente riposto nelle istituzioni con cui era legata da disposizioni contrattuali.
Tuttavia, dopo le numerose critiche subite non solo on-line ma anche durante alcune trasmissioni televisive, Rabona decide di prendere la parola e dire la sua.

Come risaputo, Rabona è una piccolissima azienda di telecomunicazioni di recente nascita che, per fare il suo ingresso all’interno del mercato delle telecomunicazioni ha dovuto appoggiarsi alla rete dei Big del momento, in questo caso Vodafone.
Tuttavia, trattandosi per l’appunto di piccole aziende esse godono di una piccolissima rilevanza decisionale e una bassa considerazione da parte degli operatori telefonici leader in Italia.
A tal proposito, Rabona sostiene che, nel corso di un suo tentativo di far rispettare le disposizioni contrattuali, e dopo aver già devoluto 18 milioni di euro a favore di migliori servizi per i propri clienti e maggiori funzionalità, di essere stata minacciata con un distacco della rete da parte dell’azienda principale, ovvero Vodafone.

Rabona, la fine del contratto

La questione, in un secondo momento, è stata posta all’attenzione dell’AGCOM, in modo che quest’ultima avesse potuto vigilare sulle attività di Vodafone e del suo aggregatore Plintron.
Speranza che purtroppo non ha avuto esiti positivi, in quanto l’aggregatore, sostenendo di aver avuto un forte sostegno anche da parte dell’autorità ha proceduto con il distacco totale della rete, seppur Rabona avesse offerto una cifra conciliativa di 1.500.000 euro per un’uscita pacifica dal contratto nel rispetto dei diritti dei propri utenti.
Al termine della lettera Rabona, infine, ringrazia ancora una volta i clienti più fedeli sostenendo la sua battaglia per la verità, inoltre incoraggia i consumatori a richiedere maggiori informazioni sulla situazione in questione, in modo che quest’ultimi avranno la possibilità di accedere a qualsiasi documento che dimostri la veridicità di quanto detto.

In più Rabona incoraggia l’Associazione dei consumatori ad attuare delle pratiche e delle attività al fine di garantire una tutela dei propri diritti.
A tal proposito l’Associazione dei consumatori ha messo in atto una serie di azioni legali al fine di ottenere un rimborso ed è risarcimenti derivati dal disservizio di Rabona.
E’ possibile partecipare alla causa attraverso la compilazione di un apposito form presente su Internet.

FONTEhttps://www.igizmo.it/rabona-mobile-minacciati-non-abbiamo-scelta-codici-situazione-precipitata/
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