Crisi energetica: il blackout potrebbe mettere a rischio l'intervento del 118

Parliamoci chiaro, la situazione è veramente preoccupante. Sono passati 241 giorni da quando l’Ucraina è stata colpita dalla Russia portando una serie di conseguenze per nulla lievi all’Italia. Tra le ultime pessime novità è comparsa la crisi energetica, la quale potrebbe provocare presto un grave blackout e di conseguenza colpire anche i servizi d’emergenza. Come andrà a finire questo brutto capitolo?

Crisi energetica: cosa potrebbe succedere durante un lungo blackout?

La crisi energetica mette a rischio anche i servizi d’emergenza, lo dice l’EENA nel documento sul possibile impatto. La European Emergency Number Association spiega che, qualora si manifestassero il blackout e il razionamento energetico, potrebbero andarci di mezzo anche le reti tlc su cui si basano i servizi d’emergenza come il 118 ed il 112. Questo perché ancora non sono considerate infrastrutture critiche.

Le torri cellulari per le comunicazioni mobili e le centrali locali per le comunicazioni su linea fissa potrebbero subire il colpo. Ciò significherebbe la non garanzia dell’alimentazione a tali strutture, soprattutto se le interruzioni dovessero essere prolungate.

“Questo potrebbe condizionare l’accesso ai servizi di emergenza per alcuni cittadini quando necessario.” Ovvero, i cittadini potrebbero non riuscire a contattare i numeri di emergenza in caso di problemi fisici gravi come arresti cardiaci o incidenti stradali. Inoltre significa che le autorità di protezione civile potrebbero non essere in grado di allarmare tutta la popolazione di una minaccia imminente o di un disastro naturale tramite sistemi di allerta pubblici”. Non ci resta che sperare che quanto detto dall’EENA (European Emergency Number Association) non diventi realtà.

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