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Apple, negli ultimi anni, ha cercato di ridurre un minimo la dipendenza di produzione dei propri dispositivi dalla Cina. Questa scelta ha portato a spostare parte della produzione proprio in India, il secondo mercato per gli smartphone, anche se con compagnie comunque cinesi. Come si sa, attualmente il paese asiatico è duramente colpito dalla pandemia e gli iPhone sono a rischio.

Il principale polo produttivo di iPhone India ha visto una lunga serie di contagi interni che hanno costretto le autorità a dover disinfestare tutto. Nonostante questo problema, sembra che Foxconn sia riuscita a farlo senza bloccare niente, al contrario di quello che era successo in un’altra fabbrica che per lo stesso problema aveva chiuso per cinque giorni.

 

iPhone: il problema del Covid-19

La situazione in India è seriamente drammatica. Ci sono più di 400.000 contagi al giorno con più 4.000 decessi. Si tratta dei numeri alla luce del giorno mentre quelli sommersi, secondo alcune stime, potrebbe essere dieci volte più grandi. In un contesto del genere ci vuole poco per vedere crollare tutta la catena di approvvigionamento e di produzione. A un certo punto Apple potrebbe trovarsi senza la possibilità di produrre gli iPhone e altri dispositivi.

Da un lato c’è anche una preoccupazione per il rischio di contagio tramite proprio gli iPhone prodotti in tali fabbriche. Ovviamente è una paura insensata. I materiali di cui sono fatti questi dispositivi non permettono al virus di sopravvivere a lungo. Tra la produzione e la spedizione fuori dal paese, il tempo che passa è abbastanza perché muoia tutto. Anche se così non fosse, teoricamente vengono disinfettati.

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