quantum squeezing

In cosmologia con il termine materia oscura si definisce un’ipotetica componente di materia che, diversamente dalla materia conosciuta, non emette radiazione elettromagnetica e si può rivelare attualmente soltanto mediante i suoi effetti gravitazionali. Però, non sappiamo ancora con certezza cosa costituisce realmente la materia oscura, almeno fino ad oggi. Infatti, alcuni scienziati hanno messo a punto il quantum squeezing, una tecnica che forse ci permetterà di capire finalmente da cosa è costituita la materia oscura.

A presentare il quantum squeezing è uno studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica Nature. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati della Yale University, dell’Università del Colorado Boulder e del National Institute of Standards and Technology (NIST). Questa nuova tecnica, dovrebbe accelerare la ricerca di un eventuale candidato per la materia oscura. Ricerca questa che potrà essere eseguita in laboratorio. Ancora una volta, i sospetti ricadono sull’assione, una ipotetica particella elementare molto più piccola dell’elettrone .

Secondo l’ipotesi che ne sostiene l’esistenza, gli assioni sarebbero stati creati nel momento del Big Bang in una quantità enorme. Riuscire a trovare questa particella è molto difficile poiché è piccolissima e non possiede alcuna proprietà che potrebbe renderne più agevole l’intercettazione. Per tale ragione, i ricercatori hanno pensato di creare il quantum squeezing, una tecnica che si basa su una migliore separazione dei segnali riguardanti gli assioni dall’enorme rumore di fondo casuale che esiste su scale quantistiche così piccole come quelle degli assioni.

Il quantum squeezing, nello specifico, aggirerà le fluttuazioni quantistiche consentendo la probabile scoperta degli assioni. Si tratta di una invenzione davvero incredibile e che, forse, permetterà, di scoprire finalmente cos’è che costituisce la materia oscura.

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