Fino ad oggi abbiamo parlato di truffe che avvengono in rete, tramite internet o per telefonata, ma della truffe dei diamanti chi ne parla? Sempre noi. La frode che vede protagoniste le pietre preziose si è svolta ad Ancona ed ha colpito addirittura il mondo della fama, quello dei VIP. Al tribunale di Milano, il curatore fallimentare della Idb (Intermarket Diamond Business Spa), una delle società coinvolte nell’inchiesta “Crazy Diamond”, seguita dalla Guardia di Finanza, ha proposto l’ammissione delle domande risarcitorie al passivo, in via transattiva, nella misura di appena il 15% del valore dell’investimento.
Truffa dei diamanti: chi ha colpito l’astuta frode?
Ma la truffa non è avvenuta solo ad Ancona, perché ha visto coinvolte anche Milano e Roma e ha colpito i migliori personaggi del Jet set come Vasco Rossi. Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip su richiesta del pm Grazia Colacicco, proprietaria dell’indagine conclusa lo scorso ottobre in previsione della richiesta di processo per 87 persone fisiche e 7 società. Tra queste vi sono anche banche come Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, BancaAletti, le quali sequestrarono in passato circa 700 milioni. Oltre Vasco Rossi sono state vittime della truffa dei diamanti anche l’industriale Diana Bracco, la conduttrice tv Federica Panicucci e l’ex showgirl Simona Tagli.
Durante l’inchiesta sono emersi reati di truffa aggravata, auto-riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Ma anche ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e corruzione tra privati. Per finire, tra le persone giuridiche finite sotto indagine in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti troviamo anche le due società che vendevano i diamanti, ovvero la Intermarket Diamond Business spa (IDB) e la Diamond Private Investment spa (DPI).