Questi ultimi giorni sono stati un vero e proprio sali scendi per l’azienda cinese. Dagli ulteriori ban commerciali ricevuti dall’amministrazione Trump e dal rischio di fallimento, fino alla conferma della fornitura di chipset AMD per La propria linea di notebook e alla presentazione della EMUI 11, sembra intravedersi un raggio di speranza per il colosso cinese.
Come ben sappiamo, ormai la procedura per fornire prodotti e componentistica all’azienda cinese è molto lungo e deve essere approvato dopo rigidi controlli della autorità statunitensi. Questo vale per quelle aziende e società che basano la propria produzione su brevetti di origine americana ovviamente o per chi collabora strettamente con gli Stati Uniti.
L’iter è molto lungo e sono già molte le aziende che hanno richiesto il permesso di operare nuovamente con Huawei. Fino ad ora solo AMD era riuscita a svincolarsi dal ban commerciale, ma ora emergono interessanti novità.
Intel alla riscossa
Anche Intel, dopo aver seguito tutto l’iter previsto, è riuscita a ottenere tale licenza e potrà riavviare la produzione e la fornitura per la catena produttiva di Huawei. Una boccata d’ossigeno per Huawei, che almeno sul fronte notebook e ultrabook dovrebbe garantire delle certezze per gli azionisti e per gli utenti.
La notizia arriva dall’agenzia Reuters come uno spiraglio di sole nella tempesta, con anche altre aziende, come ad esempio SMIC e SK Hynix, che sono in attesa di ricevere rispondo dal governo americano.
Purtroppo nessuna novità sul fronte smartphone. Intel infatti non fornirà chipset per il mondo mobile, lasciando Huawei su quel fronte ancora scoperta e vulnerabile. La situazione cambia di giorno in giorno e le cose potrebbero risolversi o affossarsi definitivamente da un momento all’altro.
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